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Benevento – “Urgenti e concreti segnali di interventi per i bilanci dei Comuni per fronteggiare le nuove esigenze per la fase 2”.

Così Carmine Valentino, consigliere comunale di Sant’Agata de Goti nonché segretario provinciale del Pd Sannita.

“L’attuale emergenza sanitaria causata dalla diffusione del Coronavirus ha immediatamente generato gravissimi impatti economici sui bilanci degli Enti Locali ed, in particolare, sulla tenuta finanziaria – dichiara Valentino – anche per i maggiori costi che si stanno sostenendo e dovranno essere sostenuti e per il crollo delle entrate dovute al blocco di gran parte delle attività economiche; numerosi Amministrazioni comunali, hanno con forza messo in evidenza come i bilanci dei Comuni sono e saranno di fronte ad una prova durissima. Le misure fin qui messe in atto dal Governo, valutate positive, per contrastare il diffondersi del virus – spiega Carmine Valentino – valutate positivamente, sostenute dall’Anci e attuate nei territori di propria competenza, spesso implementate con nuovi servizi per meglio garantirne le nuove e mutate situazioni di fragilità e disagio sociale.

Il decreto “Cura Italia” ha fornito prime importanti risposte alle difficoltà socio-economiche che il nostro sistema Paese sta attraversando, ma purtroppo non ha inserito i Comuni tra i settori in crisi in conseguenza dell’emergenza, al pari di altri settori economici. E così i tanti problemi prossimi dei Comuni non trovano ancora azioni fortemente incisive o certe per assicurare la continuità di molti servizi essenziali che rischiano di rimanere senza risorse in un momento gravissimo per la tenuta sociale del Paese e delle singole comunità e rilevato che una parte significativa del ruolo e delle funzioni dei Comuni è rivolta a soddisfare i bisogni delle persone più fragili, oltre che ad erogare servizi indispensabili sia oggi nel corso della emergenza sanitaria, come ad esempio i numerosi servizi alla persona,all’infanzia e tanto altro, che nel prossimo futuro dovendo predisporre tutto quello che sarà necessario per la ripresa delle attività, nella cd “fase 2”.

Evidenzio – dichiara ancora Valentino – che il rischio di un’eventuale riduzione dei servizi acuirebbe ulteriormente le ripercussioni negative sulla coesione sociale, penalizzando le persone in condizione di maggiore svantaggio e comporterebbe anche una ulteriore perdita di posti di lavoro, determinando così un impoverimento sociale ed economico con ulteriori effetti negativi anche sui bilanci degli Enti Locali, già in enormi difficoltà e molti in procedure di pre-dissesto o post-dissesto finanziario.

Pertanto, sono necessari immediati provvedimenti di sostegno che diano certezze ai bilanci comunali e quindi all’attività ed ai servizi comunali essenziali per la tenuta del Paese e dei singoli territori. Ritengo condivisibili in pieno le richieste avanzate dall’Anci e dal suo Presidente De Caro al Governo, per una immediata iniezione di liquidità a favore dei Comuni e non solo, richieste in parte accolte dal Governo con il quale rimane aperta un’interlocuzione per nuove misure di sostegno, mentre in tutto il Paese i Comuni sono fortemente impegnati a garantire i servizi essenziali e quelli più strettamente legati all’emergenza in una fattiva collaborazione tra gli organi centrali e periferici dello Stato.

Bisogna, quindi, dare immediata risposta alle necessità dei cittadini ed essere in grado dopo la fase più acuta dell’emergenza di poter avviare la cosiddetta “fase due”, con la massima celerità e prontezza, indispensabile con uno snellimento ed una sburocratizzazione di tutti i procedimenti amministrativi ed il conferimento alle Amministrazioni locali dei necessari poteri per velocizzare le opere più importanti e la ripartenza dei cantieri.

Istituire un fondo speciale per i Comuni di almeno 5 miliardi e un fondo straordinario per i Comuni a vocazione turistica, prevedere la riduzione del fondo di svalutazione crediti ad almeno del 30%, così come la possibilità di utilizzare eventuale l’avanzo di bilancio vincolato, promuovere presso la Bei e la Cassa Depositi e Prestiti la sospensione delle rate dei mutui per il 2020, consentire ai Comuni di contrarre mutui, anche aumentando la loro capacità di indebitamento, così come attivare e mantenere servizi legati all’emergenza Coronavirus o comunque essenziali ai fini della coesione sociale e della ripresa delle attività locali e/o anche attraverso trasferimenti di risorse straordinarie dallo Stato ai Comuni dietro idonee garanzie, sono possibili soluzioni funzionali e coerenti alle necessità ed emergenze del momento storico che viviamo.

Queste – conclude Valentino – le vere sfide da condurre e sostenere, la vera prova di maturità istituzionale e politica alla quale una intera classe dirigente è chiamata a dare prova”.