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Basta con i penultimi atti. Clemente Mastella vada in Consiglio e faccia chiarezza. La città non merita una crisi ‘egocentrica’ e ‘narcisa‘”. A parlare così è Carmine Valentino, segretario provinciale del Partito Democratico. Una presa di posizione, la sua, che arriva dopo le nuove dichiarazioni rilasciate oggi a Napoli (leggi qui) da Clemente Mastella.

Scrive Valentino: “Prendo atto delle dichiarazioni oggi rese nell’ambito della «cerimonia» svoltasi nella sala «De Sanctis» di palazzo Santa Lucia, in Regione Campania. Il messaggio politico derivante da tali esternazioni alimenta le ambiguità sulla strana crisi amministrativa della città di Benevento. Sottrarsi dal confronto in Consiglio comunale, trascurane ruolo e funzioni, non aiuta a capire e, a un tempo, finisce per svilire la massima istituzione rappresentativa della Città. Il Governatore, d’altro canto, svolge il suo ruolo istituzionale. In tale veste non rappresenta (verrebbe da dire per fortuna!) il Partito Democratico.

Indubbiamente, il «penultimo atto» del Sindaco Mastella (mi autocito), le tanto annunciate dimissioni, celava un finale di partita ancora tutto da scrivere. Si preannuncia un coupe de theatre che ai più accorti potrebbe risultare tutt’altro che inaspettato.

In ogni caso, se il Sindaco, tuttora dimissionario, ritiene che vi siano nuove e inedite convergenze, (magari anche parallele!), è necessario e urgente, oggi più di ieri, convocare il Consiglio Comunale e fare finalmente chiarezza. Trattasi del fondamentale rispetto che il sindaco deve alla città e ai suoi cittadini. Dissipare i dubbi e spiegare i motivi reali di una crisi che appare molto «egocentrica», a tratti persino «narcisa».

Le Ragioni della Città Capoluogo prevalgano, quindi, sulle innaturali opportunità politiche dei singoli. Si vada in Consiglio Comunale e si dicano parole di verità.

L’eventuale chiusura anticipata dell’esperienza amministrativa della città non può risolversi tutta in post social-mediatici e «chiacchiere da bar». Benevento non merita cotanto oltraggio.

Per quanto ci riguarda, difenderemo con forza le prerogative della nostra parte politica e i luoghi delle decisioni collettive. Lontani da logiche personalistiche, contraddittorie e correntizie.

Serietà e metodo ritornino riferimento per tutti. Senza tentennamento alcuno, con fermezza e decisione!”.