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Prima Airola, poi tra gli altri anche Montesarchio, Cervinara, Rotondi, San Martino Valle Caudina, Bucciano. In qualche comune l’acqua è diventato un vero miraggio, in qualche altro c’è stata solo una ridotta erogazione. Sta di fatto che l’emergenza idrica che si è venuta a creare sul territorio, derivante da un guasto alla cabina Enel dell’ impianto di sollevamento del Fizzo (situato a Bonea), lascia la Valle Caudina in una crisi d’acqua che non sembra al momento trovare fine.

Nell’attesa che Alto Calore fornisca informazioni precise sul completo ripristino dell’ erogazione, il Comune di Montesarchio, col sindaco Sandomenico, ha provveduto a chiedere l’intervento dei Vigili del Fuoco con autobotte e ha attivato la Protezione Civile con un’autobotte privata che è posizionata sul parcheggio dell’ Istituto Fermi tra circa mezz’ora fornendo acqua per uso non alimentare ai cittadini che si recheranno sul posto muniti di recipienti.

“Nel merito dell’emergenza idrica che purtroppo stiamo vivendo da più di ventiquattro ore sul territorio di Montesarchio, oltre a seguire in prima persona l’evolversi della vicenda, recandomi anche alla sorgente del Fizzo, richiedendo l’intervento della Prefettura già dalle 15,00 di ieri e a provvedere assieme ai tecnici e ai componenti dell’amministrazione a ridurre al minimo i disagi per i cittadini non posso non stigmatizzare l’atteggiamento di Alto Calore. La nostra ferma volontà di dare informazioni precise alla cittadinanza circa la durata dell’emergenza e dunque sui provvedimenti consequenziali cozza con la frammentarietà e l’ imprecisione delle (pochissime) informazioni che ci vengono date e questo è francamente inaccettabile. Ad ora ci viene comunicato che stamattina l’Enel ha ripreso l’intervento ed entro fine mattinata dovrebbe essere garantito il ripristino totale dell’impianto. Nel pomeriggio, di conseguenza, dovrebbe riprendere l’erogazione dell’acqua a partire dalle zone basse per poi raggiungere quelle in quota”.