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Sono ore tese per il mondo del calcio. Se la serie A si sta riorganizzando per ripartire,  il resto del panorama calcistico italiano è fermo ai nastri di partenza. In questo momento per i dilettanti e le categorie minori, il calcio giocato sembra essere soltanto una mera fantasticheria, provocando negli addetti ai lavori non poche ansie e preoccupazioni.

Dello stesso avviso è Immacolata Petrillo giá delegata presso l’unione sportiva ACLI Benevento e dirigente sportiva della scuola calcio Valle Titernina-Atletico Mutria.
La scuola calcio Valle Titernina-Atletico Mutria  con i suoi tecnici sportivi Gerardo Russo e Giacomo Petrillo è una vivida realtà e polo d’attrazione sportivo nel territorio della Valle Titernina. Lo staff tecnico abituato a dividersi tra Cusano Mutri e San Lorenzello vive un momento di fermo forzato.

“Stiamo vivendo momenti difficili” afferma la Petrillo in una lunga riflessione affidata a mezzo stampa. Immacolata Petrillo che nel 2016  è subentrata in qualità di dirigente della scuola calcio Valle Titernina-Atletico Mutria ha subito trovato non solo una squadra ma una famiglia sportiva a cui guardare con ammirazione ed entusiasmo, dove valori e disciplina coesistono. La scuola calcio Valle Titernina-Atletico Mutria grazie alla dirigenza e al suo staff tecnico si pone come vivaio dove fioriscono atleti e si insegnano i valori sani che solo lo sport può trasmettere.

“Questo è un momento teso per il mondo dello sport e per il calcio dilettantistico in particolare, sto seguendo con ansia le decisioni del nostro governo. Quest’anno i ragazzi della scuola calcio avevano fatto passi da gigante, affrontando le partite con grande  voglia di fare e rigore. Sono probabilmente i nostri piccoli atleti a pagare il prezzo più alto di questo fermo causato dall’emergenza Coronavirus”.

Abbiamo tutti voglia di normalità. “Per questo – conclude la dirigente sportiva sannita sono d’accordo se si deciderà di sospendere completamente le attività,  in via cautelativa, perchè la salute dei miei ragazzi, molti dei quali ancora piccoli è in cima alle mie responsabilità. Inoltre con i ragazzi ci sentiamo via social tutti i giorni e proviamo a trascorrere del tempo insieme anche se virtualmente. Supereremo questo momento e quando sarà possibile
torneremo in campo più forti e volenterosi di prima”.