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Benevento – In arrivo il nuovo Messale, piccole variazioni nelle celebrazioni. Un modo per apportare alcune correzioni e rendere il testo maggiormente coerente rispetto alla lingua originale. Una chiacchierata con l’Arcivescovo di Benevento, mons. Felice Accrocca che ha aperto le porte della diocesi alle telecamere di Anteprima24 per spiegare ogni piccola variazione. Cambi che hanno mandato un po’ in confusione i fedeli, ma ovviamente, come in tutte le cose, c’è da abituarsi alla novità. “Una creazione” così è stata definita da mons. Accrocca, soggetta a commistioni di traduzioni dall’originale. Maggiore inclusione, non si parla più di soli fratelli, ma anche di sorelle e questa è una delle modifiche maggiori. Poi c’è il Padre Nostro, la variazione che ha destato maggiori perplessità rispetto a tutte le altre variazioni. Al posto di “E non ci indurre in tentazione” ci sarà “Non abbandonarci alla tentazione“. Variazioni anche nello scambio del segno della pace, ma questo deriva da un obbligo: l’impossibilità del contatto in pandemia. Insomma, come ha confermato l’Arcivescovo, una sorta di “correzione dell’errore nella traduzione iniziale“.