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Massimo Venditti era raggiante quando firmò la lista che lo legava al Ponte ’98. Lui, pontese doc, avrebbe rappresentato la sua comunità su tutti i campi della regione. Patti chiari ed amicizia lunga: nessuna promessa di titolarità, quel ruolo da dodicesimo che gli andava più che bene, almeno sulla carta. Poi magari il campo avrebbe detto altro. 

E lui quel campo non lo ha mai visto, da ieri Venditti ha ufficialmente concluso la sua avventura alla corte della compagine di Antonello Mauro passando al Real Puglianello in seconda categoria. 

Nelle sue parole c’è amarezza per non aver avuto la possibilità di esordire con i colori del suo paese con tanto di stilettata alla società pontese, al tecnico ed al preparatore dei portieri: “E’ stata una cosa brutta perchè è mancato il rispetto per la persona, non per il giocatore. Conosco i miei limiti e sapevo che non avrei avuto molto spazio, ma quando arriva il tuo momento è giusto giocarsi le proprie carte. Dopo la gara col Saviano, viene espulso il portiere Del Ciampo ed allora ecco che quell’occasione si era ormai materializzata: avrei potuto fare il mio esordio in un campionato importante come la promozione contro il Manocalzati, squadra tra l’altro modesta. In settimana mi sono allenato con la solita intensità, ma voci di corridoi davano in arrivo un nuovo portiere, come dire, a gettone, da utilizzare per una sola gara. E così è stato, ho avuto la conferma di tutto ciò e mi sono naturalmente tirato indietro, evitando per dignità di andare a fare il secondo all’ultimo arrivato”. 

Oltre il danno la beffa, mai una parole di rammarico, di scusa, anzi un laconico “la promozione non fa per te”. “Mai pensato di esserlo, ma la mancanza di considerazione ha fatto malissimo. Provo a vedere il bicchiere mezzo pieno, l’esperienza mi dà forza con l’insegnamento di non aver puntato i piedi a terra fin dall’inizio. Essere trattato come uno stupido non mi è piaciuto: fosse successo altrove lo avrei anche capito, da pontese non lo accetto”.

Si riparte da Puglianello, si volta pagina: “Ringrazio loro che mi hanno dato questa possibilità, nella persona di Alessandro Pucella e Salvatore Beatificato che hanno creduto in meno e spero di ripagare la loro fiducia con delle prestazioni importanti”.