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Alleanza Verdi-Sinistra esprime pieno sostegno al comitato ambientalista, che con lucidità rileva le gravi criticità nelle nuove linee di gestione operate dai comitati di gestione dei parchi nazionali italiani, incluso il neonato Parco Nazionale del Matese.

Consentire l’ingresso dei cacciatori all’interno delle aree protette – anche solo con armi smontate – rappresenta un pericoloso stravolgimento del principio di tutela che la legge istitutiva dei parchi naturali e la giurisprudenza consolidata hanno  garantito sino ad oggi. È bene ricordare, infatti, che la Corte di Cassazione si è già espressa con chiarezza: l’accesso all’interno dei parchi con armi, in qualsiasi forma, è vietato. Una posizione netta, volta a difendere la funzione primaria di questi luoghi, cioè la protezione dell’ambiente e della biodiversità.

Aprire varchi normativi o prevedere “nulla osta” per motivazioni discrezionali significa indebolire un presidio fondamentale, ponendo a rischio l’equilibrio ecologico e vanificando gli sforzi compiuti in tanti anni di battaglie ambientaliste. Le aree protette devono restare tali, senza eccezioni né deroghe: introdurre il principio della caccia, anche in forma surrettizia, equivale a svuotare di senso lo stesso concetto di “protezione”.

Per questo, chiediamo che il Comitato di gestione riveda il Piano di gestione e adotti tutte le forme di controllo delle popolazioni selvatiche che non utilizzano i cacciatori ma che si attengono rigorosamente al quadro normativo e giurisprudenziale originale, pensate per la biodiversità e non contro di essa. La difesa del Parco e della sua integrità non è un fatto negoziabile né una concessione da modulare in base ad interessi particolari, ma un dovere nei confronti delle comunità locali e delle generazioni future.

Alleanza Verdi-Sinistra sarà al fianco delle associazioni ambientaliste e dei cittadini che si battono per difendere la legalità e la vocazione naturale del Parco, opponendosi con determinazione a qualsiasi tentativo di ridurne la tutela.