Potrebbe essere un Benevento schierato con un modulo diverso quello che ha in mente mister Auteri nella prossima trasferta nella sua Sicilia essendo originario di Floridia, cittadina che dista pochi chilometri da Siracusa. Le tre reti incassate fino ad ora contro Crotone, Casertana e Casarano hanno indotto don Gaetano ad una immediata riflessione sulla vulnerabilità a sinistra da dove sono arrivate tutte le marcature subite. Motivo per il quale Auteri durante questa settimana sta provando il 4-2-3-1 che con il passare dei giorni è più di una opzione per la delicata sfida contro il Siracusa. Il nuovo assetto tattico con quattro difensori potrebbe dare più protezione a Vannucchi soprattutto nelle ripartenze, di fatto inevitabili considerando l’attitudine dei giallorossi di rimanere sempre alti e con un atteggiamento propositivo rivolto ad attaccare la profondità.
Contro Casertana e Casarano il Benevento ha subito due reti frutto degli stessi errori, con Saio costretto ad uscire alto per contrastare l’attaccante e Ceresoli sorpreso alle spalle da Kallon e Perez, sintomo della poca copertura degli spazi. Anche a Crotone all’esordio non era andata meglio con un traversone da sinistra verso destra che ha mandato fuori giri il pacchetto arretrato giallorosso posizionato male nella circostanza. Come ripete sempre Auteri il calcio non è una questione di numeri. Servono movimenti e capacità di agire in sintonia, ma le tante occasioni fallite in attacco fino ad ora hanno sempre impedito al Benevento di gestire la gara esponendolo alle transizioni degli avversari. Da qui, dunque, l’ipotesi concreta di accantonare il 3-4-3 virando verso un modulo capace di creare più densità nelle immediate vicinanze di Vannucchi. In attacco scalpita per riavere una maglia da titolare Manconi che nelle ultime uscite è stato preferito a Carfora con l’ex Modena che andrebbe a posizionarsi largo sinistra nei tre dietro a Salvemini, porzione di campo che gli permetterebbe di esprimere al meglio le sue qualità. Possibile anche più spazio per Tumminello la cui condizione sta crescendo anche se non ha ancora i 90 minuti nelle gambe.
