Dal Catania alla Casertana. Sono stati necessari 239 giorni al Benevento per ritrovare il bottino pieno in campionato al “Ciro Vigorito” che non vedeva vincere i giallorossi dal lontanissimo 5 gennaio. Una vera eternità durante la quale la Strega ha ottenuto, poi, la miseria di 6 pareggi e due sconfitte con Trapani e Juventus Next Gen (1-5 nei playoff). In pochi, forse nessuno, avrebbero mai immaginato un incubo simile dopo il 3-2 rifilato in rimonta al Catania alla vigilia dell’Epifania con il Benevento in vetta e pronto a giocarsi le sue carte nel girone di ritorno. La storia, invece, ha raccontato altro perché da quel giorno la truppa di Auteri, con il breve interregno di Pazienza ha infilato delusioni a pioggia che hanno spinto il presidente Vigorito ad un reset totale in estate con 16 innesti che hanno rivoluzionato il volto della squadra.
La striscia negativa si è spezzata ieri sera contro la Casertana in rimonta (LEGGI QUI) in un match che ad un certo punto ha fatto rivivere ai tifosi i fantasmi del passato, ma Scognamillo e soci sono stati bravi a tenere botta ribaltando con Salvemini e Pierozzi la rete dei Falchetti. Il gol dell’ex Pescara quasi sul tramonto del match ha fatto esplodere di gioia la Curva Sud gremita e passionale che al triplice fischio è esplosa in un boato liberatorio. Il primo segnale al campionato è stato dato, ora serviranno conferme, ma lo spirito sembra diametralmente opposto rispetto ai mesi scorsi. Emblematica l’immagine della squadra a fine gara in cerchio sul prato del “Ciro Vigorito”. Un messaggio chiaro: si rema tutti dalla stessa parte, chi non è dello stesso avviso può accomodarsi all’uscita.