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“Siamo una piccola comunità che si sente come una famiglia, episodi così ci lasciano senza parole. Nessuno poteva aspettarsi una tragedia del genere”.
A parlare è don Cosimo Iadanza, parroco di Paupisi, sconvolto dal femminicidio di Elisa Polcino, 49 anni, trovata senza vita stamani nella sua abitazione.

Secondo una prima ricostruzione, a colpirla mentre era a letto, probabilmente nel sonno, sarebbe stato il marito, Salvatore Ocone, 58 anni, agricoltore, che l’avrebbe uccisa colpendole il capo con un corpo contundente, forse una pietra. L’uomo, fortemente sospettato del delitto, è in fuga: i carabinieri del nucleo operativo e radiomobile di Benevento, coordinati dal comandante provinciale Enrico Calandro, hanno esteso le ricerche su tutto il territorio nazionale. 

I tre figli della coppia: due minorenni, un ragazzo di 15 anni che frequenta l’istituto industriale di Benevento e una ragazza di 17 anni iscritta all’alberghiero di Castelvenere, di entrambi si sono perse le tracce; il figlio maggiore invece vive a Rimini, dove lavora come cameriere, ed è stato già rintracciato dalle forze dell’ordine.

Una famiglia che, a detta dei concittadini, era considerata “tranquilla”. L’uomo soffriva di depressione, ma nulla avrebbe lasciato presagire un simile epilogo. Il 19 ottobre la coppia avrebbe dovuto festeggiare i 25 anni di matrimonio, con una celebrazione a cui la comunità era pronta a prendere parte.

“So che l’uomo era fragile, aveva momenti di depressione, assumeva dei farmaci, ma era considerato una brava persona. Con la famiglia partecipava alle messe domenicali, io sono da poco più di un anno qui e li conoscevo di vista. Non c’erano segnali evidenti di conflitti. Questi eventi ci interrogano: come comunità dobbiamo imparare a cogliere i segnali prima, non solo dopo la tragedia” aggiunge don Cosimo.

Il parroco sottolinea come la comunità, oltre al dolore, avverta ora il timore che l’uomo, in preda alla disperazione, possa aver compiuto altri gesti estremi: “L’auspicio è che venga ritrovato presto insieme ai suoi figli, perché temiamo che nell’esasperazione possano accadere conseguenze ancora più tragiche”. 

Intanto, la salma di Elisa Polcino è stata trasferita all’ospedale ‘San Pio’ di Benevento per l’autopsia disposta dalla Procura.