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Cinquant’anni di vino, cultura e comunità. La 50esima edizione di VinEstate ha chiuso i battenti lasciando dietro di sé il profumo del vino e il calore di una comunità che, ancora una volta, ha dimostrato quanto questa kermesse sia radicata nell’identità del Sannio.

Dal 4 al 7 settembre 2025, il borgo di Torrecuso è diventato il cuore pulsante dell’enologia campana, accogliendo appassionati, esperti, giornalisti e semplici curiosi in un percorso fatto di degustazioni, convegni, momenti di spettacolo e riflessione.

La giornata inaugurale ha segnato subito l’importanza di questo anniversario speciale: una ricorrenza che non ha solo celebrato il vino, ma anche le persone e le storie che in mezzo secolo hanno reso VinEstate una manifestazione unica nel suo genere. Nei giorni successivi, gli stand enogastronomici hanno animato le vie del centro storico, le masterclass hanno svelato i segreti dell’Aglianico del Taburno e i convegni hanno posto al centro il tema della qualità, della promozione e della tutela delle denominazioni vitivinicole.

Il gran finale di domenica ha unito istituzioni, produttori e pubblico in una giornata che ha racchiuso il senso di questa edizione: la celebrazione della memoria e, insieme, lo sguardo verso il futuro. Dal convegno dedicato agli stakeholder del comparto vitivinicolo (con la premiazione tra gli altri la premiazione del piccolo atleta di pattinaggio Simone Tedesco per i risultati conseguiti a livello nazionale e che sta ottenendo nella sua disciplina ovvero pattinaggio a rotelle), alla tela celebrativa del Maestro Davide Montuori, fino agli spettacoli che hanno illuminato le piazze del borgo – con protagonisti come il duo Giancarlo Giannini e Marco Zurzolo, le letture dei Borghi della Lettura e la musica itinerante – ogni momento ha restituito il valore di un evento che va oltre l’enologia, diventando cultura e identità.

Chiusura davvero col botto con la premiazione del professor Paolo Ascierto, oncologo di fama internazionale e grande speranza medica durante i mesi più difficili della pandemia da Covid-19. Un riconoscimento che ha unito simbolicamente la forza del vino, della ricerca e della resilienza del territorio.

A suggellare l’edizione del cinquantenario, uno spettacolo di luci e fuochi pirotecnici che ha illuminato il cielo di Torrecuso, regalando un’ultima emozione agli spettatori e sigillando un’edizione che resterà nella memoria collettiva.

VinEstate50 non è stata solo una ricorrenza storica, ma un ponte verso il domani: un impegno rinnovato a fare di Torrecuso una vera e propria “destinazione enologica”, capace di attrarre e raccontare, ogni anno, il meglio del vino e del territorio sannita.

Torrecuso brinda così al passato e al futuro, con la promessa che la magia di VinEstate continuerà a illuminare le notti di settembre ancora.

VinEstate50 conferma così la sua formula vincente: unire vino, cultura, spettacolo e territorio in una cornice suggestiva, capace di attrarre appassionati e turisti da tutta la Campania e non solo. La manifestazione VINESTATE50 è co-finanziata dal “Fondo per lo Sviluppo e la Coesione (FSC) 2021-2027 – Fondo di rotazione ex legge 183/1987 – Accordo per la Coesione della Regione Campania. Progetto Finanziato con la delibera Cipess n. 70/2024. Progetto: Festival dei Sapori e degli Artisti di Strada. Piano Strategico Cultura e Turismo 2025. Programma di percorsi turistici di tipo culturale, naturalistico ed enogastronomico per la promozione turistica della Campania. Periodo “Giugno 2025 – Dicembre 2025”, con il Comune di Paupisi come capofila. Inoltre, la manifestazione beneficia anche del contributo della Camera di Commercio Irpinia-Sannio.