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E’ stato un pomeriggio emozionante e di grande pathos quello vissuto al Teatro Comunale di Benevento dove è stata conferita la laurea honoris causa al Maestro Renzo Arbore in Popular Music – indirizzo Songwriting (Pop/Rock). Lo showman, che si è esibito qualche anno fa nel Sannio con l’Orchestra Italiana è apparso visibilmente emozionato dal riconoscimento conferito dal Conservatorio Statale di Musica “Nicola Sala”. 

Mi sono messo il cappello – ha detto scherzando Arbore – per togliermelo e omaggiare il pubblico di Benevento di fronte al sindaco Clemente Mastella che io conosco da tanto tempo. Ricordo quando sono venuto qui nel 2021. Il sindaco si mise in prima fila con la mascherina e tutto il pubblico con le mascherine non poteva cantare. Facemmo un concerto bellissimo ma a bocca chiusa. Fu uno degli ultimi della nostra ‘Orchestra Italiana’. Dico grazie al Conservatorio ‘Nicola Sala’ perché è stato il primo a fare una cattedra di canzoni napoletane. Sono davvero felice di questo riconoscimento e li ringrazio di aver pensato a me. Con l’Orchestra Italiana abbiamo fatto qualcosa come 1600 concerti in trenta anni portando la canzone napoletana nel mondo quando stava per essere dimenticata e ringrazio i 15 musicisti che mi hanno accompagnato in quel progetto meraviglioso”. Arbore poi ha ricordato la sua gioventù spiegando come è nata la sua grande passione per la musica e per quella napoletana in particolare: “Quando ero ragazzo – ha spiegato Arbore – sentivo le canzoni americane perché vicino casa mia c’era il circolo dei militari americani e dietro c’erano i muratori che ricostruivano Foggia e cantavano le canzoni napoletane. Da lì sono nate le mie passioni”

Sul palco poco prima della consegna della pergamena è salito il sindaco Mastella che ha ricordato le serate romane di tanti anni fa con Arbore tra risate e aneddoti. “Io sono qui -a ha detto il massimo cittadino di Benevento – a metà tra amicizia e ruolo istituzionale perché a Renzo mi lega un affetto di lunga data. Ho trascorso tante serata a Roma a casa di Gianni Boncompagni dove c’erano anche Renzo Arbore e Luciano De Crescenzo. Erano esattamente come quelle che poi avete visto in tv. Mi viene in mente ‘Quelli della Notte dove venivo nominato anche io e questa cose mi diede grande popolarità. Fu un grande onore. Renzo è una forma artistica trasversale. Non si ferma solo alla radio o alla tv. E’ regista, autore e fa tantissime cose. E’ un maestro, uno di quelli che resta nella storia”. 

Attimi di grande commozione quando sul palco, a sorpresa è salita Rosaria Troisi, sorella di Massimo. Difficile per Renzo Arbore contenere la commozione ricordando la grande amicizia e stima che lo legava all’attore di San Giorgio a Cremano: “Quando facevo ‘Indietro Tutta’ – ha detto l’artista foggiano – una volta mi chiamò dicendomi che non lo invitavo mai con tutte quelle belle guagliuncelle (sorridendo). C’era anche la Cucinotta che poi debuttò con lui nel Postino”.

Questa uno stralcio della motivazione del conferimento della laurea letto dal direttore del Conservatorio di Musica “Nicola Sala” di Benevento prof. Giuseppe Ilario: La produzione del M° Arbore si distingue per la capacità di innestare nel tessuto della popular music elementi di sperimentazione linguistica, ironia colta, profondità espressiva e contaminazione stilistica, aprendo nuovi orizzonti alla creatività compositiva e avvicinando vasti pubblici, anche giovanili, al patrimonio sonoro italiano. Per la Sua altissima statura di musicista, autore e divulgatore, per l’esemplarità del percorso umano e artistico, e per l’efficace attività di ambasciatore della cultura musicale italiana nel mondo, il Conservatorio “Nicola Sala” di Benevento riconosce al M° Renzo Arbore un contributo assolutamente meritorio ai sensi del D.M. 123/2009, che giustifica a pieno titolo il conferimento del massimo riconoscimento accademico previsto dall’ordinamento vigente”.