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Benevento – “La città vive una fase di generale arretramento qualitativo.  Nel dibattito pubblico, nel costume politico, nella proposta culturale. Nell’estetica e nell’etica. Identità, originalità, specificità, sostenibilità, competitività erano le parole che, a lungo, hanno animato il confronto politico, sociale e culturale ed esprimevano un obiettivo, un’ambizione e una visione”. Questo l’incipit della nota stampa inviata dal Presidente di Mezzogiorno Nazionale, Pasquale Viespoli, relativamente all’apertura della manifestazione Città Spettacolo.

“La città – prosegue Viespoli – era pensata e rappresentata come “contenuto” e la proposta culturale era finalizzata a rafforzare l’originalità, la diversità. Oggi, la città è un “contenitore” e la proposta culturale è orientata alla ripetitività, alla popolarità, purché funzionale al consenso, all’applausometro e all’indice di gradimento. Viene meno il rapporto con i luoghi. Quel che conta è l’evento in quanto tale. Sicchè può accadere, come è accaduto, che Venditti canti a Benevento e ringrazi Caserta. Il “cartellone” degli eventi di questi giorni ci riporta a un mix tra “Quattro Notti” e le “Feste dell’Amicizia”. Di Città Spettacolo è rimasto il nome, ma non c’è più la “cosa”. Di “Quattro Notti” non c’è più il nome ma c’è la “cosa”.

“Ed è evidente – conclude Viespoli – che tutto questo permei il processo decisionale-amministrativo, e racconti una storia di sprechi, di forzature, di incomprensibile duplicazione di eventi, che dilatano i costi e la spesa, in un clima di arroganza e di presunzione, al limite della impunità. Noi continueremo a dar voce a quel pezzo di città, piccola o grande che sia, che non si lascia normalizzare, perché riteniamo sia doveroso, a tutela dell’interesse generale pretendere trasparenza e responsabilità. Soprattutto quando un Comune è in condizione di dissesto e ha il dovere, morale prima ancora che politico-amministrativo, di operare con rigore e sobrietà.”