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Benevento – Festeggiato il primo successo dell’era Inzaghi e con il campionato fermo a causa della sosta delle Nazionali, il Benevento può dedicarsi completamente alle celebrazioni per il novantesimo compleanno della Strega. In attesa della festa prevista in Piazza Castello questa sera, appuntamento alle ore 21, il presidente Oreste Vigorito ha rilasciato una lunga intervista all’emittente Radio Punto Nuovo

Obiettivi “Le cose bisogna farle e non dirle, se le fai parlano da sole, se le dici parlano gli altri. Ci siamo mossi per avere un anno competitivo come da tredici anni a questa parte e riteniamo di aver fatto cose buone. La palla è rotonda, quello che possiamo promettere è un anno di grande impegno. Siamo partiti con un pareggio e una vittoria, seguo sempre la squadra e non mi sarei aspettato e non volevo pensare a una partenza disastrosa Abbiamo avuto un approccio di grande umiltà, questo ci fa essere sereni perché riteniamo che la maggiore virtù di chi partecipa a questo campionato è l’equilibrio. I valori avranno modo e tempo di esprimersi. Lavoriamo per concretizzare una società che abbia come obiettivo la permanenza in campionati professionisti di livello, quindi Serie B e A”.

Passato e futuro – “Ho preso la presidenza a marzo 2006 e nel giugno 2009 ho disputato la finale per la B: pareggiamo a Crotone 1-1 e perdemmo 1-0 in casa. Il Gallipoli, successivamente radiato dal mondo del calcio, fece una combina che ci impedì di salire in B. Siamo arrivati in A troppo presto e ne abbiamo pagato le conseguenze, adesso vorremmo tornarci con un’organizzazione diversa. Vorremmo imitare club come Atalanta e Padova, squadre che hanno sempre valorizzato la location provinciale. Oggi il calcio è un po’ diverso, appartiene a grandi multinazionali, è un grande business. La sana passione provinciale che spinge lo spettatore allo stadio non bisogna perderla. Noi ci mettiamo il nostro, le autorità dovrebbero guardare anche un po’ verso questi club provinciali, chiediamo una più equa redistribuzione“.

De Laurentiis – “Lo stimo molto, alla nostra età andiamo avanti a simpatie ma penso sia un grande dirigente e manager. Ci si muove sempre con gran fretta, lui fa quello che è in grado di fare, da imprenditore è un esempio da seguire. Se gli imprenditori si fanno prendere la mano dal cuore, si arriva a piangere sul latte versato. Non penso possa avere l’oscar della simpatia, ma ha grandi capacità”.

Lotito – “Rispetto a De Laurentiis vive molto di più il mondo del calcio. Ne ha fatto una ragione di vita, riesce sempre a essere dappertutto e ha il record di presenze alle riunioni. Quando le persone dedicano tutti se stessi per un obiettivo vanno rispettate e seguite. Sono un novellino rispetto a certi personaggi. Loro vivono il calcio molto di più, ad un livello a cui ambisco. Noi non saremo mai il Napoli, non sono nostri competitor ma un esempio da seguire su alcune cose e da evitare su altre”.

Derby – “La cosa più bella è che la Campania abbia delle rappresentati calcistiche ad alti livelli. Quando ci si incontra sul campo è giusto deporre stima, amicizia e simpatia per poter vincere. Andremo a Salerno con questo intento, la squadra è stata costruita per vincere ovunque. La Salernitana sta dando dimostrazione di essere su una strada diversa rispetto agli ultimi anni ma ho fiducia nella mia squadra. Ammiro il pubblico di Salerno, così come il nostro. Non abbiamo mai avuto problematiche con la Salernitana, anche se su uno scalino più basso, tutte rappresentiamo come il Napoli il calcio campano con orgoglio. Proveremo a salire in A e restarci“.