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Benevento – Ogni occasione diventa buona per parlare di calcio e, più nello specifico, di Benevento. Oreste Vigorito, numero uno della Strega, sperava forse di riuscire a sottrarsi alle domande sui giallorossi, considerando che l’uscita pubblica di questo pomeriggio è stata dovuta alla partecipazione alla premiazione di “Balconi in Fiore“. Tra gli ospiti invitati all’Hotel President c’era, per l’appunto, lo stesso Vigorito.

Questo evento ha colpito il mio senso di appartenenza a questa città, andrebbe partecipato e condiviso molto di più“, ha cercato di dribblare il massimo dirigente, “di calcio parliamo tutti i giorni. Vedere la gente sorridere non può che farmi piacere, mi auguro di vedere lo stesso entusiasmo e la stessa partecipazione il giorno in cui, malauguratamente, dovessimo avere delle difficoltà. Aspettiamo per capire cosa succederà. A luglio ho promesso che avremmo provato a essere ai massimi livelli, come fatto in 14 anni e indipendentemente dalla categoria. Lo stiamo continuando a fare e sono contento di questo, che poi ci siano anche i risultati da primo tifoso sono particolarmente felice“.

Vola il suo Benevento, primo della classifica e reduce dal successo nel confronto diretto con il Crotone. Contro gli squali è maturato il settimo risultato utile consecutivo tra le mura amiche per i ragazzi di Inzaghi. “Dire che esiste un fattore “Ciro Vigorito” vuol dire dimenticare le due vittorie e i quattro pareggi esterni. Ho chiesto a Inzaghi di vincerle tutte ma mi ha detto che non ci riesce, ci prova ma è difficile. Aver impattato su campi dove le altre pretendenti stanno lasciando punti ci deve dare la certezza che siamo tosti, sia in casa che fuori. Non mi sembra ci sia questa grossa differenza, avessimo vinto altre quattro partite in trasferta staremmo giocando la Champions League. Qualche volta ci capita di pareggiare fuori, speriamo di continuare a farlo e di vincere in casa, vorrebbe dire avere una media di 80 punti“.

Un “Ciro Vigorito” che riaprirà le sue porte venerdì 6 dicembre, in occasione dell’anticipo che vedrà un grande ex calcare l’erba dell’impianto beneventano. Prima, però, non saranno ammesse distrazioni. “Per Evacuo non ho amicizia, ho affetto. E’ un campione in campo, lo ha dimostrando centrando il record di reti realizzate, ed è un campione fuori dal campo, un ragazzo pulito che onora il calcio“, ha proseguito Oreste Vigorito, “a lui mi lega un profondo affetto, ho detto in passato che se avessi avuto un figlio maschio, lo avrei voluto come Evacuo. Mi fa piacere che sia tornato a giocare dopo l’infortunio ma mi farebbe piacere che non giocasse contro di noi perchè lo rispetto come calciatore e penso possa dare ancora molto al Trapani. Prima c’è la trasferta di Venezia, speriamo che il tempo conceda una tregua e ci faccia giocare“.

Sfide imminenti, mentre per il calciomercato ci sarà tempo. Se ne parlerà a gennaio, quando si cercherà di migliorare una rosa che viaggia con il vento in poppa. “La tifoseria non ha bisogno di ulteriori regali, è la società che ha bisogno di avere la tifoseria e la città vicine. Non credo che abbiamo debiti o crediti nei confronti dei tifosi, le cose vanno fatte con moderazione. Il direttore sportivo Pasquale Foggia sta operando da due anni con buoni risultati. La società ha dimostrato di essere maturata, anche il sottoscritto ha dovuto rivedere e correggere degli errori“.