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Benevento – Ospite al 6° Festival Filosofico del Sannio, organizzato dall’Associazione culturale filosofica “Stregati da  Sophia”, il presidente del Benevento Calcio, Oreste Vigorito, ha rilasciato alcune dichiarazioni prima di calcare il palcoscenico del Teatro San Marco.

FilosofiaNon si raggiunge ciò che non si riesce a fare. Bisogna sempre tentare ma a volte ci si riesce e a volte no.

Calcio come scuola di vitaLe belle parole sono un riconoscimento per la città e per la tifoseria che allo sport hanno sempre dato molto e ricevuto meno di quanto fatto, sia prima del mio arrivo che dopo. Aver salutato la seria A con una dignità ha lasciato una traccia, ora si raccolgono i frutti di questo atteggiamento. Abbiamo perso due finali in casa e tante semifinali, non si è mai verificato un incidente. Il risultato è sempre stato accettato con dignità, con orgoglio e a testa alta. Nel 2009 dissi di non mettete da parte le bandiere, si è rivelata una profezia.

SindacoSe fossi sindaco non mi vorrebbero bene come adesso. E’ preferibile che ognuno faccia il suo lavoro. Sono orgoglioso di incontrare i giovani e avere la loro attenzione. Non voglio fare il professore, voglio parlare di esperienze di cui mi sono pentito e presentare esempi per dare il mio contributo.

Spogliatoio Quest’anno è stata raggiunta l’armonia, tema di questo festival che si sposa bene con l’aspetto sportivo. Bisognerebbe, poi, capire cos’è l’armonia.

CampionatoCredo che siamo partiti per fare risultati, siamo stati bravi e fortunati o meglio meritevoli, abbiamo raccolto ciò che abbiamo seminato. Quest’anno le cose pare che vadano meglio. Barba è un altro dei prodotti del lavoro di Foggia, un direttore sportivo che vede molto lontano. Barba fa pari con Caldirola, Schiattarella ed Hetemaj. Foggia ha dimostrato capacità, la società ha merito di aver scelto Foggia.

Di SerioSabato c’erano quattro giovani della primavera e non erano lì per caso. In giro ci sono ragazzi del vivaio che stanno giocando. Qualcuno deve accorgersi che spendiamo oltre un milione di euro all’anno per i giovani. Non abbiamo ancora il Dybala di turno, abbiamo un settore giovanile con oltre 300 praticanti e una scuola a Napoli con 500 ragazzi. Tutto quello che può fare una società lo abbiamo fatto: struttura, istruttori federali e giovani che fanno sport. Qualcuno di loro sboccerà.