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Benevento –“Qui ci sono state condotte gravi, mi ha colpito il silenzio delle istituzioni . Non ho sentito prendere posizione”. L’amarezza del Procuratore della Repubblica di Benevento Aldo Policastro si è manifestata nel giorno della presentazione del libro di un ex magistrato, poi diventato parlamentare, Luciano Violante, che ha voluto presentare in città la sua ultima fatica editoriale dal titolo “Colpire per primi. La lotta alla mafia spiegata ai giovani” presso la sede della Associazione Futuridea del presidente Carmine Nardone in contrada Piano Cappelle.

Il commento di Policastro nasceva dall’operazione dei Carabinieri condotta in città nei giorni scorsi che ha portato all’arresto di 9 persone dedite abitualmente allo spaccio di sostanze stupefacenti al di fuori del piazzale della sede del Provveditorato agli studi in piazzale Gramazio. Nei giorni successivi a quella retata si è svolta anche una marcia pacifica di riappropriazione del territorio al Rione Libertà da parte di Libera Benevento con la partecipazione di oltre 30 Associazioni, ma evidentemente al Procuratore non è andato giù il silenzio di determinate istituzioni. Da qui lo sfogo questo pomeriggio di fronte all’ex presidente della Camera dei Deputati

Luciano Violante, nel suo libro, ha voluto ricostruire eventi, protagonisti e significato di una battaglia, peraltro tuttora in corso, che lo ha visto impegnato a lungo in prima persona per arginare la criminalità organizzata ai massimi livelli. Una ricostruzione puntuale e appassionata, la sua, che ha voluto innanzitutto lanciare un messaggio ed un ammonimento alle nuove generazioni. Il volume racconta le storie di giornalisti, amministratori, poliziotti, giudici, sacerdoti, anche poco noti al grande pubblico, rispetto per esempio ad un Giovanni Falcone o ad un Paolo Borsellino. Violante ha anche affrontato il tema della confisca dei beni sequestrati ai mafiosi, l’introduzione di misure carcerarie, lo scioglimento dei consigli comunali, le commissioni antimafia e le grandi inchieste. Insieme  a Nardone, all’autore e al procuratore anche il referente di Libera Benevento Michele Martino e il giurista Tammaro Chiacchio. 

Il procuratore Policastro ha voluto anche sottolineare però un concetto: “Bisogna tenere alta la guardia. Il Sannio in particolare il capoluogo non è occupato dalla criminalità organizzata. E’ accertato anche che esiste la malavita ma non ha occupato del tutto . Il territorio può ancora essere difeso”.  

Il referente di Libera Michele Martino nel suo intervento ha ricordato l’impegno della sua associazione per la restituzione alla società civile dei beni confiscati ai mafiosi ed ha citato i casi ancora aperti a Morcone Sant’Agata de Goti e Foglianise. Ha poi voluto sottolineare come la memoria sia fondamentale: il ricordo di quanti hanno perso la vita per mano della malavita è una componente essenziale della lotta alla mafia: “Occorre memoria e impegno”.

La parola è poi passata a Violante che ha sottolineato: “ll mio libro è dedicato agli insegnanti che esercitano un ruolo e ricoprono un valore altissimo e poco riconosciuto nella società civile. Ho voluto spiegare e dare informazioni non solo sulla mafia ma anche sull’antimafia e sulle cose che sono state fatte. e sono costate tanti sacrifici”.

Quindi ha aggiunto: “Le cose rispetto al passato sono cambiate. Prima era un’eccezione l’antimafia oggi è la regola. Non bisogna spettare che la mafia colpisca visibilmente , la mafia c’è indipendentemente ai delitti specifici., bisogna continuare a battersi quotidianamente con azioni repressive e con comportamenti civili per inculcare alle giovani generazioni cosa sia sbagliato”.