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Benevento – Una tappa  importante nel Sannio per la Giornata nazionale contro il femminicidio è stata celebrata presso l’Istituto Superiore “Alberti” di Benevento, promossa dalla Associazione Associazione “Gens Nova“, e dalla stessa Direzione scolastica con l’iniziativa d Io non ho paura.  

Le principali Autorità della Provincia hanno partecipato all’evento – moderato dal giornalista Giacomo De Angelis – che si è rivelato come un momento di grande riflessione e presa di coscienza per gli studenti e le studentesse che vi hanno preso parte. Il dato terribile di una donna uccisa molto spesso dall’ex marito o convivente ogni tre giorni nel nostro Paese è noto a tutti, ma soffermarsi ad approfondire questo argomento non è pratica comune, dunque per i ragazzi dell’Alberti la partecipazione alla discussione è stato un momento di grande crescita civile. La Campania è quinta in Italia nella triste classifica di questo specifico reato che ha coinvolto sino ad oggi in tutto il Paese 103 donne: una vera e propria emergenza.

Il presidente dell’Associazione, Antonio La Scala, questa mattina ha sottolineato quanto sia importante una mobilitazione nonostante il Procuratore aggiunto della Repubblica dal 2019,  Gianfranco Scarfò, abbia posto in evidenza l’introduzione di norme assai più stringenti ed efficaci rispetto al passato, vista l’individuazione anche di nuovi profili come il reato di stalking e l’istituto del “Codice rosso”. 

Purtroppo, tali norme da sole non bastano ad arginare il fenomeno. Difatti il Comandante provinciale dell’Arma dei Carabinieri, Enrico Calandro  ha sollecitato ad avere la massima attenzione  per comportamenti degli uomini che possono essere pericolosi e forieri di nuove sciagure ed ha  inviato a denunciare i fatti alle Autorità di polizia.  Presente questa mattina anche il Questore Edgardo Giobbi.  “Ci troviamo di fronte ad un problema strutturale. Occorre lavorare su noi stessi –  ha spiegato la dirigente scolastica  Silvia Vinciguerra -. Questi fenomeni non hanno età, colore della pelle, e paesi diversi”.

“E’ un reato per cui è stato fatto molto in questi anni – ha detto il Procuratore aggiunto Scarfò -.  Venti anni fa non c’era consapevolezza e non c’erano determinati strumenti. Questa è un piaga sempre più presente che colpisce la nostra società. Una piaga profonda. Non bisogna accettarlo e sin da giovani bisogna porre un argine. Ci sono leggi nuove soprattutto per quei reati particolarmente odiosi come lo stalking o maltrattamenti “.

Il Procuratore ha ricordato ai giovani come quando emerge una situazione  di denuncia  oggi le forze dell’Ordine e le vittime possono contare sul codice rosso, una misura di pronto intervento e di di massima prevenzione.  Il Comandante dei Carabinieri Enrico Calandro ha sottolineato come occorra denunciare subito : “Spesso lo si fa troppo tardi, ci sono strumenti di conoscenza e ritengo che il codice rosso sia fondamentale. Ma quello che occorre è la  forza, non avere paura,  ci vuole coraggio e avere fiducia nelle forze dell’ordine”.

Ha poi preso la parola il presidente dell’associazione Gens Nova, Antonio La Scala: “Il Tribunale di Benevento proprio ieri ha condannato  una persona che aveva abusato di un minore a 9 anni. In Campanai il dato però è molto sommerso, moltissime donne che subiscono violenze ma non denunciano. E’ una delle prime regioni che purtroppo hanno a che fare con i femminicidi  in questa pessima graduatoria. Il femminicidio può essere sconfitto solo con la prevenzione anche interpretando comportamenti. Ci sono segnali. I dati sono ancora negativi purtroppo”