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I dati sono elevati, ma stabili. Il procuratore della Repubblica Aldo Policastro, intervenendo nel corso della Giornata internazionale contro la violenza alle donne, ha sottolineato come nel Sannio non si registrano situazione significative che discostano la provincia dalle medie nazionali in materia, e dunque invita a tenere alta la guardia soprattutto sul fronte della prevenzione e del supporto alle donne in difficoltà nei confronti degli uomini aggressivi.

Il monito, nella giornata contro la violenza di genere celebrata presso il Teatro Romano nonostante il tempo inclemente, con le gradinate occupate da tantissimi studenti delle scuole superiori, è partito da un numero. Il procuratore ha infatti ricordato che 7
sono i codici rosso che scattano tutti i giorni: in media, naturalmente, ma comunque tutti i 365 giorni dell’anno vedono denunce alle Forze dell’Ordine per questa resto di violenza di genere. È un dato che suscita profonda impressione se rapportato alla popolazione residente.

Nel giorno che ricorda e commemora chi ha subito violenza, il Teatro Romano è stata la location prestigiosa di denuncia, di dialogo, di confronto, di un ennesimo tentativo di sensibilizzazione. Gli studenti hanno incontrato le istituzioni per cercare di capire cosa può essere fatto per cambiare le cose, mentre il Liceo Guacci Musicale ha eseguito brani musicali.
Sono intervenuti il Prefetto e le Autorità di polizia, il vice Sindaco Francesco De Pierro. Policastro ha detto: “Bisogna imparare comportarsi con rispetto. Gli uomini devono imparare a rispettare le donne, la gentilezza non è un atto di debolezza. Poi vengono le denunce. Capire le difficoltà e superare il concetto di controllo nei confronti della donna. Avere pari dignità e rispetto”.

Policastro ha quindi sottolineato: “La risposta repressiva è necessaria ma deve venire dopo l’educazione la parità di genere e una cultura diversa di tutta la società”.
Dopo i saluti introduttivi del già direttore del Teatro Romano Ferdinando Creta, ha preso la parola il Prefetto Torlontano: “Dobbiamo creare una riflessione su un modo di pensare di vedere le cose. Occorre rispetto im cambio radicale di mentalità . Le scuole la famiglia soprattutto devono impegnarsi”. Quindi ha aggiunto: “Le forme di violenza non sono solo quelle fisiche ma anche psicologiche. L amore è rispetto”.

Il vicesindaco Francesco De Pierro ha sottolineato: “Sono 106 le donne uccise nel 2023, una media agghiacciante di una ogni tre giorni, sono la spia evidente e allarmante di un fenomeno che segnala una piaga culturale, pedagogica, formativa e educativa. Di questo devono prendere atto le principali agenzie educative, famiglia e scuola e le Istituzioni stesse: una battaglia da combattere insieme con uno spirito conune. Questa barbarie sociale, come definita dal Capo dello Stato Mattarella va fermata. Ai giovani bisogna insegnare il cruciale concetto di consenso nella relazione (ha rilevanza giuridica ormai) e la cultura dell’accettazione del rifiuto. Occorre insegnarlo a scuola e nelle famiglie per affrontare con determinazione il problema della violenza sulle donne che riprendendo le parole del sindaco Mastella in una recente occasione rappresenta un oltraggio alla stessa natura umana”.