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Benevento – Cerimonia toccante questa mattina nella chiesa di Santa Sofia. Celebrata la Virgo Fidelis, Patrona dell’Arma,  e insieme il 78° Anniversario dell’eroica difesa del caposaldo di Culqualber, da parte del 1° Battaglione Carabinieri e Zaptiè mobilitato, che il 21 novembre 1941 si sacrificò in una delle ultime cruente battaglie in terra d’Africa. Per quel fatto d’armi alla Bandiera dell’Arma fu conferita la seconda Medaglia d’Oro al Valor Militare. Alla cerimonia religiosa, officiata dall’Arcivescovo Metropolita di Benevento, Sua Eccellenza Reverendissima Monsignor Felice Accrocca e dal Cappellano Militare presso la Brigata “Garibaldi” di Caserta, Don Francesco Marotta, oltre al Comandante Provinciale dei Carabinieri di Benevento,  Ten. Col. Germano Passafiume,  c’erano alcuni Ufficiali della sede ed una rappresentanza di Marescialli, Brigadieri, Appuntati e Carabinieri dei reparti dipendenti, i colleghi dell’Associazione Nazionale Carabinieri in congedo, con il coordinatore provinciale, Generale di Brigata Antonio Perrone ed il responsabile della Sezione di Benevento, Col. Elio Adamo. Presenti anche tante cariche provinciali a partire dal Presidente Di Maria. Il Comandante Provinciale, Ten. Col. Germano Passafiume nel salutare tutte le Autorità e le persone intervenute ha ricordato che oggi si celebra anche la “Giornata dell’Orfano” ed è proprio a loro, primi destinatari del dolore per le gravi perdite di affetto, che ha voluto rivolgere il più sentito pensiero. Ma con lui c’è stata anche l’occasione per parlare della questione criminalità a Benevento.

Momenti toccanti, un coro, quello finale, che ha regalato momenti di grande riflessione e trasporto con un piccolo fuori programma: l’arrivo nel bel mezzo della cerimonia di un nutrito gruppo di turisti che sono rimasti estasiati per la bellezza della Chiesa patrimonio Unesco e per la grande presenza di Forza dell’Ordine. Una giornata intensa che si è chiusa nel migliore dei modi con un concetto ancora più forte: “l’Arma non è sotto attacco in questo momento, l’Arma va all’attacco”.