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Benevento – Di chiacchiere se ne fanno tante e a volte è meglio mettere subito a tacere i pettegolezzi. Massimo Taddeo sente la necessità di fare ancora una volta chiarezza sul suo ruolo all’interno della Virtus Benevento. I panni del presidente sono stati svestiti da tempo, a indossarli adesso è Remo Ranauro, numero uno della società che ha accolto con piacere in organico lo stesso Taddeo: professione centrocampista. 

Ci tenevo, prima di tutto, a ringraziare la Virtus Benevento perché non è semplice accettare in rosa la presenza di un ‘giovanotto’ di 53 anni e volevo ringraziare pubblicamente tutti coloro che decideranno di venire a darci una mano“, confida Massimo Taddeo, “detto questo, bisogna chiarire un aspetto molto importante, il mio contributo alla società riguarda solo ed esclusivamente la gestione del campo. Se qualcuno pensa o dice che sia io a fare la squadra è nel torto, al massimo posso prendere qualche contatto con degli amici che vogliano venire a divertirsi. Il tutto nella semplice e pura amicizia, altri pensieri sono sbagliati ed è bene chiarirlo per rispetto della stessa società“.

Nessun ritorno al passato, quei tempi sono andati e rimangono solo un dolce e piacevole ricordo: “Lasciare la Forza e Coraggio per fare calcio altrove sarebbe stato illogico. Tra l’altro sarei potuto tranquillamente rientrare nella stessa Forza e Coraggio, dove sarei stato accolto a braccia aperte. La verità è che non mi interessa più fare calcio in quella maniera, adesso mi interessa solo fare il calciatore e alla mia età è già qualcosa di importante“.

Testa, dunque, al prossimo campionato da vivere alle dipendenze di Cesare Ventura e Ciro Mauro per provare a migliorare i risultati dello scorso anno. “Allestire una squadra in ‘amicizia’ genera diversi problemi ma, nonostante questo, a un certo punto della stagione siamo arrivati a giocarci qualcosa di importante. Fissare degli obiettivi serve soprattutto da stimolo e noi proveremo a migliorarci“, conclude Massimo Taddeo, “un grazie, infine, va a Gigi Magliulo, il quale farà parte della rosa e ha accettato per riconoscenza, amicizia e rispetto nei miei confronti. Non percepirà nulla, ha deciso di continuare a giocare e divertirsi tra amici. Mi dispiacerebbe se qualcuno non dovesse venire alla Virtus Benevento pensando che la mia presenza possa comportare altro. Sarebbe una mancanza di rispetto nei confronti di persone come il presidente Ranauro e il dirigente Romano che danno il massimo per questa società“. Per la serie: patti chiari, amicizia lunga.