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Riceviamo e pubblichiamo la lettera inviata alla direttrice dell’ospedale San Pio, Maria Morgante, a firma dell’associazione ‘Cittadinanza Attiva – Tribunale dei Diritti del Malato’. Tema della discussione, le visite dei parenti alle persone ricoverate presso l’Azienda Ospedaliera. Di seguito il testo: 

“L’Associazione Cittadinanza attiva -Tribunale dei diritti del Malato si permette di inviare la nota allegata che se di interesse della vostra testata vi si chiede di pubblicare.

Nel farci portavoce delle richieste dei tanti familiari che hanno parenti ricoverati in ospedale e che non possono accedere per le prescrizioni covid, abbiamo raccolto storie di parenti, spesso di genitori molto anziani o di nonni, che non hanno potuto godere della vicinanza del familiare prima o dopo un intervento; familiari che non possono vedere il congiunto ricoverato da settimane; papà che non possono assistere alla nascita del figlio.

Chiediamo il motivo per il quale dal 10 marzo 2022, non si è dato seguito a quanto previsto dalla legge 18 febbraio 2022 sulla possibilità per parenti e amici di recarsi in ospedale a trovare i propri cari ricoverati.

Non vi ò dubbio che in una prima fase, gli ospedali dovevano proteggersi e proteggere escludendo le visite dei parenti, ma adesso non più! Le condizioni sono da tempo mutate, così da prerogativa si è passati alla scelta ovvero opzione di escludere il parente in corsia. Ma il tempo di organizzarsi è ampiamente decorso e nulla è cambiato.

Il parente continua a non aver accesso!

È ormai arrivato il tempo che, seguendo protocolli analoghi a quelli predisposti per 1’accesso alle Rsa, venga applicato anche all’A.O. San Pio di Benevento, l’accesso ai parenti dei ricoverati in quanto la cura e l’affetto dei familiari, d’altra parte, è un aspetto fondamentale nella ripresa de1 malato. Si confida nell’accoglimento della presente istanza”.