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Dopo Montecitorio è toccato a palazzo Madama. Tre mesi fa l’ufficio di presidenza della Camera approvava la delibera ‘taglia-vitalizi’ di Roberto Fico. Ieri è stato il Consiglio di presidenza del Senato a licenziare lo stesso identico provvedimento.

La riforma entrerà in vigore dal prossimo gennaio e prevede il ricalcolo col metodo contributivo (e non più retributivo) degli importi degli assegni vitalizi, diretti e di reversibilità, e delle quote di assegno vitalizio dei trattamenti previdenziali pro rata, diretti e di reversibilità, maturati, sulla base della normativa vigente, alla data del 31 dicembre 2011 (dal 1 gennaio 2012 è già subentrato il nuovo sistema).

A luglio vi raccontavamo degli effetti della tagliola sugli assegni percepiti dai sette ex deputati sanniti (leggi qui). Sono sei, invece, i senatori espressione del beneventano interessati dalla delibera di ieri.

In media, gli importi subiranno dei tagli che andranno dal 40 all’80% degli importi fin qui percepiti.

Non per tutti, però. Per gli ex parlamentari di lungo corso, infatti, il passaggio dal sistema retributivo a quello contributivo si rivelerebbe addirittura vantaggioso, considerata l’alta mole di contributi versati. Per questo la norma prevede un tetto massimo che lascerà di fatto gli assegni invariati.

Con ogni probabilità, sarà questo il caso di Clemente Mastella (come accaduto alla Camera per ‘big’ come De Mita, D’Alema, Fini). Il sindaco di Benevento ha alle spalle ben nove legislature, le prime otto alla Camera e l’ultima al Senato. I trentadue anni trascorsi nella casa della democrazia italiana dovrebbero blindare l’assegno mensilmente staccato da palazzo Madama (a versare infatti è la Camera dalla quale si è usciti dal Parlamento).

La lista degli ex senatori sanniti comprende poi il telesino Antonio Conte, tre volte deputato con il Partito Comunista Italiano (legislature sette, otto e nove) e infine senatore (dal 1996 al 2001) dei Democratici di Sinistra.

L’elenco prosegue con Cosimo Izzo, senatore in tre legislature, con Forza Italia prima e Popolo delle Libertà poi; Davide Nava, senatore del Ccd nella tredicesima legislatura e Pasquale Viespoli, due volte deputato con Alleanza Nazionale e in ultimo senatore eletto con il Pdl.

Infine, un’altra personalità nota – ma per la sua attività scientifica e non politica– nella provincia beneventana: Pietro Perlingieri, napoletano di nascita ma sannita di fatto. Il fondatore e primo Rettore dell’Università degli Studi del Sannio è stato senatore per due anni, dal 1994 al 1996, per il Partito Popolare Italiano.