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Benevento – Massimo Volta non è un tipo molto social, lo ammette anche lui durante la “chiacchierata” con il telecronista di Dazn, Riccardo Mancini. I due si sono ritrovati su instagram, come purtroppo impone la quarantena dovuta al coronavirus. Il difensore del Benevento si è aperto e raccontato, confidando aneddoti e segreti sulla formazione di Filippo Inzaghi.

PetardiC’era una bancarella sotto casa mia che li vendeva e decisi di prendere le miccette, dopo la partita le ho buttate nello spogliatoio. Lo staff tecnico ne ha un po’ risentito e il giorno dopo c’era ancora il fumo. Quest’anno a livello di scherzi siamo messi bene.

GruppoA cena ci sediamo sempre agli stessi posti per scaramanzia. Montipò è uno dei più tartassati ma si presta sempre allo scherzo. Abbiamo anche un gruppo alla play station, io sono tra i più scarsi. A Call f Duty Coda e Letizia sono i più forti.

AllenamentiIl preparatore ci ha mandato un programma di forza, arrangiandoci con quello che abbiamo in casa. Integro con altro, seguendo un preparatore di serie B e lavorando dal lunedì al venerdì.

SocialNon lo sono tanto, ho solo instagram e lo condivido con mia moglie. Non l’ho mai usato molto, lo sto facendo adesso in quarantena.

Barba Si è inserito alla grande. Ottimo ragazzo, oltre a essere un ottimo giocatore.

GiocatoriCoda è un rapace, ha movimenti che hanno pochi giocatori. E’ un attaccante incredibile per la categoria. Chi mi ha messo più in difficoltà? La coppia Simy-Benali è quella che ci ha fatto più penare l’anno scorso. Come stazza faccio maggiore fatica a marcare i piccoletti. Adesso abbiamo in squadra Marco Sau ma ricordo un gol che ci fece in un Sampdoria-Juve Stabia, presi anche una bella multa.

CompagniViola è sicuramente il più fashion, il più alla moda. Il più brutto? Non mi posso sbilanciare altrimenti mi scrivono in privato.

SpagnaNon mi manca, è stata un’esperienza che mi ha accresciuto. Dal punto di vista calcistico ho fatto molta fatica in un campionato molto più tecnico del nostro. Nel Levante ho giocato quattro partite di Coppa del Re. Ho imparato lo spagnolo, ho visto una città bellissima e stretto una bella amicizia. Vedere Real Madrid e Barcellona dal vivo è stato un bello spettacolo.

InzaghiHo un ottimo rapporto con lui, mi è stato vicino quando sono stato fuori per tre mesi per infortunio. Mi ha gratificato il fatto di ricevere i suoi messaggi. E’ bravo, sa quando scherzare e quando tirarci le orecchie. Ha giocato e conosce i momenti opportuni.

SalernoIl derby con la Salernitana è stato un grande banco di prova. Venivamo dal pari di Pisa e dalla vittoria col Cittadella. Lo abbiamo vinto con un gran gol di Viola e con la rete di Sau.

SegretiDevi avere due cose: un gruppo e una squadra straordinaria. Bravi il mister e la società a costruirli. Durante il ritiro si erano già avuti segnali importanti e abbiamo iniziato a essere gruppo. Il mister aveva già visto le nostre potenzialità, in estate ci diceva che voleva arrivare a dicembre a +10. Noi ci guardavamo stralunati, poi ci siamo resi conto che aveva ragione lui. Il gruppo ha fatto veramente la differenza, chiunque abbia giocato ha sempre fatto bene.

AvversariIbrahimovic è quello che più mi ha impressionato. Gastaldello gli diede un calcione durante la partita ma lui non accusò nulla, disse solo una frase che non posso ripetere.

CampionatoHo chiamato il direttore per fargli un saluto e mi ha detto che l’intenzione è finire i campionati. Ci mancano dieci partite, penso che in un mese e mezzo si possa fare. Il difficile sarà riprendere gli allenamenti e tornare in forma, tre settimane fermi è tanto per uno sportivo. All’inizio speravo si ripartisse a metà maggio, invece credo che se ne parli a giugno per poi finire a luglio.

CoronavirusE’ importante attenersi alle regole, restare a casa per uscire il prima possibile da una situazione incredibile e irreale nel 2020.

RinnovoHo già rinnovato, ho firmato a dicembre anche se la notizia non è uscita sulla stampa. Direttore e mister mi hanno fatto un regalo a dicembre, quando ero infortunato, prolungando il mio contratto di un altro anno. Spero di giocare in serie A perché ce lo siamo meritati.

Benevento Venivo da Cesena, all’inizio ero un po’ titubante. Quando sono arrivato mi sono trovato molto bene con la città e con la gente. A Benevento ho trovato persone aperte, il sud è veramente così come si dice, c’è gente di cuore. Era così anche l’anno scorso quando i risultati non erano gli stessi di adesso.

Serie A L’ho fatta due volte, due retrocessioni. E’ un campionato tosto, c’è tanto margine con la B. Un torneo più veloce e con maggiore qualità, non puoi permetterti di sbagliare nulla. Tipo dopo la partita col Pordenone ci siamo detti che una gara del genere l’avremmo persa in serie A.

GiovaniTra i più interessanti della B dico il portiere del Trapani, Carnesecchi, Palombi che già l’anno scorso a Lecce era imprendibile e tra i centrocampisti dico Valzania.

CarrieraNon mi vedo allenatore, andrei a simpatie essendo uno emotivo. Mi piacerebbe rimanere nel mondo del calcio e mi piacerebbe fare l’aiuto procuratore. Commento tecnico? Anche, solo che mi dicono che ho l’accento forte.

Top 11Portiere è un ex, Antonioli. E’ un idolo oltre a essere una persona fantastica. Facciamo con un 4-3-3. Terzino destro Luca Ceccarelli, centrali metto Caldirola, perchè uno forte lo devo mettere, e Lucchini, terzino sinistro Letizia, nonostante sia destro è una forza della natura. Centrocampo metto Pirlo davanti alla difesa, lo andavo a vedere da piccolino a Brescia, mezzali Viola, perchè quest’anno ci ha tolto delle grane, e dall’altra parte mister Bisoli. Davanti Cassano, un talento fuori dalla norma, il bomber Pazzini e a destra Defrel che a Cesena andava a mille. Una top 11 atipica. Allenatore? Scelgo Bisoli perchè l’ho avuto per tanti anni, abbiamo ottenuto due promozioni insieme.

VigoritoE’ una persona fantastica. Non mi aveva ancora comprato dal Perugia e mi chiamò, mi disse che mi aspettava in ritiro. L’anno scorso non gli abbiamo dato grandi soddisfazioni, ci siamo rifatti quest’anno.

JuventusIl taglio degli stipendi è un ottimo segnale, perché la salute viene prima di tutto. Capisco, però, che rinunciare a quattro stipendi per un giocatore di B o di C sia dura. Preferirei dare una parte del mio stipendio in beneficenza. Al Benevento non ne abbiamo ancora parlato, diciamo che la Juventus è un’altra cosa.