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Benevento –  “Astenersi mangiatori di semi”. La frase ironica spicca sul manifesto identificativo pubblicato qualche ora fa dal gruppo Facebook  ‘Distinti Ciro Vigorito’, che nel giro di un paio di settimane ha raggiunto più di 400 iscritti, mirando a un obiettivo ben preciso: usare il web come strumento, non come fine.

I rapporti umani sono la cosa più importante nella vita”, spiega l’ideatore Paolo Florio ad Anteprima24. “L’idea non parte dai social per morire lì, vogliamo fare il possibile per trasferire il coinvolgimento emotivo degli iscritti anche sui gradoni del Ciro Vigorito, in occasione delle gare interne del Benevento”.

Paolo, 55 anni, è un commerciante del rione Triggio che segue le gare della Strega proprio dai Distinti insieme ai figli Luigi, di undici anni, e Federica, di tredici. Proprio da quest’ultima, durante la sfida con la Cremonese, è partita l’ispirazione: “Ho visto i suoi occhi brillare, ha seguito la gara con un trasporto tale da far scattare qualcosa in me. L’ho osservata a lungo, l’idea è nata da lì”. 

E quando abbiamo chiesto a Paolo di spiegarla meglio, quell’idea, lui non si è sottratto. Davanti a un caffè, quasi a sovvertire le logiche contemporanee: “Se possiamo vederci, se siamo più o meno nella stessa zona, perché parlare al telefono o su una chat?”, ci ha risposto. E allora eccoci al bar, in quella mezz’ora di tempo libero ritagliata in una giornata di lavoro tipicamente autunnale: “Come ai vecchi tempi, mi verrebbe da dire”, chiosa lui. “Ora queste usanze si sono un po’ perse, si fa tutto su internet, che può essere uno strumento efficace in casi come quello del gruppo Distinti. L’iniziativa ha raccolto tanto consenso. Non me lo aspettavo”. 

La volontà è quella di generare un po’ di movimento in un settore tradizionalmente molto più tranquillo della Curva: “Preciso che non abbiamo alcuna intenzione di sostituirci a nessuno, ma solo collaborare. la Curva Sud è il punto di riferimento, ma visto che il Benevento è alle prese con una stagione molto importante, vogliamo semplicemente accodarci e smuovere al tempo stesso le coscienze. Il settore Distinti è il più grande dello stadio per capienza, ha un potenziale enorme. Se riuscissimo a coordinarci facendo partire una bella sciarpata a inizio gara o un coro in un momento ben preciso della partita otterremmo un grande risultato perché il frastuono sarebbe ben percepito in campo. Non è semplice ma ci stiamo provando, avverto molto entusiasmo”. 

Il gruppo nelle scorse ore ha annunciato il logo ufficiale e ha lanciato anche una ‘campagna di reclutamento tifosi’ prendendo in prestito dagli Stati Uniti il classico “I Want You” dello Zio Sam. “E’ un modo per far sapere a tutti che esistiamo. Vorrei sgombrare il campo da qualsiasi equivoco: non abbiamo alcuno scopo commerciale.  E’ meglio sottolinearlo, perché la polemica è sempre dietro l’angolo. Vogliamo solo il bene della squadra, della tifoseria e della società. La nostra è la classica iniziativa partita dal basso che punta ad arrivare ai cuori della gente. In questo caso del popolo giallorosso”.

Per facilitare l’organizzazione, è stata messa a punto anche una schiera di moderatori: “Abbiamo vivisezionato il settore Distinti individuando una decina di settori di competenza tra anello superiore e inferiore – spiega Paolo –  Ciascuno di essi è stato affidato a un ‘responsabile’ che ha il compito di raggruppare a sua volta su uno specifico gruppo whatsapp tutti coloro che seguono la gara dalla sua stessa zona. Nel gruppo centrale, quello che accorpa tutti i responsabili dei vari settori, proveremo a ideare qualche iniziativa da far partire per i prossimi impegni”. 

Qualcosa potrebbe essere messo a punto già per la gara di sabato. “Difficile, non lo nascondo. I tempi sono stretti, anche se mi piacerebbe. La partita con il Crotone per me rappresenta qualcosa di speciale perché nel ’98, dopo la finale persa con i calabresi a Lecce, decisi di dire basta. Ero un tifoso di curva sud, di quelli più attivi, ma qualcosa in me cambiò proprio dopo quella sconfitta. Sono tornato allo stadio col Benevento di Auteri, da padre di famiglia, nelle vesti di tifoso più maturo e moderato. Ecco, penso che i Distinti siano anche il ritrovo di tanti ex tifosi di Curva. Accendere l’entusiasmo e staccarsi di dosso l’etichetta di ‘mangiatori di semi’, potrebbe anche essere un modo per tornare indietro di qualche anno”. Quando il Benevento annaspava nel mare delle serie inferiori, su campi improponibili. E il web era per pochi.