- Pubblicità -
Tempo di lettura: 2 minuti

Caserta – Resterà al tribunale di Santa Maria Capua Vetere il processo che vede come imputato il sacerdote della Diocesi di Aversa Michele Barone – sospeso dal servizio – accusato di aver maltrattato e abusato sessualmente di almeno tre donne, tra cui una minore di 13 anni, durante sedute di preghiera e riti definiti esorcistici. Lo ha deciso il collegio presieduto da Maria Francica, che ha rigettato l’eccezione presentata dal legale di Barone, Carlo Taormina, che alla scorsa udienza aveva chiesto di spostare il processo ad aversa, in particolare al Tribunale di Napoli Nord, visto che a suo dire, il reato più grave, i maltrattamenti aggravati dallo sfregio permanente ai danni della 13enne, sarebbe stato commesso nella cappella del Tempio di Casapesenna, su cui ha giurisdizione Napoli Nord. I giudici di Santa Maria Capua Vetere hanno invece affermato la loro piena competenza, dal momento che il reato di maltrattamenti aggravati si sarebbe consumato a Maddaloni, dove i genitori della 13enne avevano casa fino ad alcuni mesi fa.

Con don Michele Barone sono imputati anche i genitori della vittima minorenne Cesare Tramontano e Lorenza Carangelo (assistiti da Giuyseppe Stellato, Claudio Sgambato e Umberto Pappadia), e il funzionario della Polizia di Stato Luigi Schettino (difeso da Carlo De Stavola), accusati di non aver impedito le violenze ai danni dell’adolescente; la Procura contesta a Schettino anche di aver fatto pressioni sulla sorella della minore affinché ritirasse una denuncia presentata contro il prete. Il collegio ha anche bocciato un’altra richiesta di Taormina, relativa alla tardività della querela presentata da un’altra vittima del prete, che lo ha denunciato per violenza sessuale. Lo stesso Taormina, e così i legali degli altri imputati, hanno poi chiesto di sentire la vittima 13enne, che è stata ascoltata solo dal pm con un assistente psicologico, e di risentire la sorella della piccola e le altre due vittime le cui dichiarazioni erano state raccolte durante l’incidente probatorio tenuto qualche settimana fa. Il collegio si è riservato e potrebbe decidere già nell’udienza del prossimo 17 luglio.