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Cassino –  Un cartello tra le coop per la gestione degli immigrati con la collaborazione di  alcuni ex – amministratori locali. E a pagare, come sempre, oltre allo Stato, gli immigrati costretti a vivere in condizioni igieniche precarie, in strutture fatiscenti e infestate da blatte mentre chi avrebbe dovuto occuparsi di loro, “girava in SUV e distraeva i fondi”.

Sono 25 gli indagati, tra cui 4 della provincia di Caserta (tra cui l’ex sindaco di Rocca d’Evandro) nell’ambito dell’operazione svolta dalla Guardia di finanza e dalla squadra mobile di Cassino, denominata “Welcome to Italy“. Un’indagine, iniziata nel 2016, dal procuratore D’Emmanuele e dal sostituto Mattei. Nell’impianto accusatorio, proprio la truffa ai danni dello Stato e Enti Pubblici. Per questo, secondo gli inquirenti, sarebbero stati diversi gli episodi corruttivi contestati, consistenti nelle ‘utilità’ come, ad esempio, l’assunzione di persone indicate dalla presunta organizzazione, da mettere nei posti chiave.

Non prezzi concorrenziali per offrire adeguati servizi, ma una sorta di livellamento tra cooperative dove valeva solo un obiettivo: distrarre fondi. Nel dettaglio sono venticinque le persone denunciate, 18 le misure cautelari personali di cui 11 dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria e 7 come divieto di esercitare attività imprenditoriale. Sequestri per 3 milioni di euro.