Caserta – In periodi di raccolta delle olive aumentano anche i controlli sul territorio dei carabinieri forestali a caccia di impianti di lavorazione non autorizzati o comunque pericolosi per l’ambiente. A Castel Morrone, nel Casertano, i militari della Stazione Carabinieri Forestale di Caserta hanno scoperto che i residui di un frantoio finivano direttamente sul suolo invadendo poi la viabilità sottostante per immettersi infine in canalone; si trattava di acque di colore scuro e con emissioni intense e maleodoranti. In particolare i carabinieri hanno sequestrato un sistema di scarico abusivo, costituito da una pompa di sollevamento e di tubazioni, che veniva utilizzato per smaltire in modo illecito, e direttamente sul suolo, le acque di vegetazione prodotte dalla molitura delle olive del frantoio oleario usato per produrre l’olio. All’accertamento hanno preso parte anche i tecnici della sede di Caserta dell’Arpac (Agenzia Regionale per la Protezione Ambiente della Campania). Al termine del blitz un coltivatore di 55 anni è stato denunciato per l’illecito smaltimento delle acque.
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