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Santa Maria Capua Vetere (Ce) – E’ stato firmato questa mattina, a Castel Capuano a Napoli, l’accordo tra il Comune di Santa Maria Capua Vetere e l’UTA (Unità Tecnica Amministrativa della Presidenza del Consiglio dei Ministri) che impegna quest’ultima a trasferire nelle casse dell’Ente una somma pari a circa 2,7 milioni di euro relativa a ristori ambientali che fanno riferimento a quantitativi di rifiuti conferiti presso lo Stir, all’epoca Cdr, nel periodo 2001-2005.

La convenzione è stata sottoscritta dal Direttore Generale dell’UTA Pasquale Loria e dal Sindaco Antonio Mirra che, attraverso il mandato conferito dalla Giunta, ha tecnicamente portato avanti l’iter per la definizione di una vicenda datata oltre 15 anni.

Con l’accordo siglato stamattina si chiude finalmente una vicenda economicamente molto importante per l’Ente – ha dichiarato il Sindaco Antonio Mirra – con un recupero di somme di ristoro maturate da oltre 15 anni e con la compensazione delle somme dovute dall’Ente. Un ringraziamento particolare voglio esprimere alla Senatrice Vilma Moronese per il concreto impegno e la spinta propulsiva verso l’Unità della Presidenza del Consiglio dei Ministri; trattasi di un esempio positivo di sinergia istituzionale, di impegno nell’interesse della Città che spero e sono certo continueremo a portare avanti”.

In particolare, l’accordo sottoscritto riguarda la quota di ristoro dovuta al Comune decurtata della somma di circa un milione di euro che l’Ente doveva alla FIBE quale affidataria della gestione dell’impianto negli anni dell’emergenza rifiuti in Regione Campania; si tratta di 2,7 milioni di euro che andranno ad alleggerire la situazione di cassa dell’Ente e che verranno trasferiti in quattro rate annuali, di cui la prima pari a circa 500mila euro nella prossima settimana e le altre tre, di circa 750mila euro ciascuna, con cadenza annuale nel mese di luglio a partire dal 2020 fino al 2022.