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Caserta – Si allunga sempre di più l’elenco dei beni culturali che vivono uno stato di abbandono e non sono né tutelati né valorizzati. La presidente di Italia Nostra, sezione di Caserta “A. Franzese”, consigliere nazionale e referente del settore Educazione, Maria Rosaria Iacono, ci ha segnalato i monumenti a rischio della provincia di Terra di Lavoro che sono inclusi nella Lista Rossa di Italia Nostra e ha dichiarato: “Conosciamo il nostro patrimonio culturale partendo dal suo stato di conservazione per avviare percorsi virtuosi e   preservarlo per le future generazioni“. Ecco di seguito i siti culturali a rischio con i link alle relative schede.
CASINO VECCHIO DEL BELVEDERE
Via del Casino Vecchio 6 – Località Vaccheria (CE)
Pregevolissima testimonianza architettonica del periodo borbonico di Caserta Città Reale, costruito per volontà di Ferdinando IV sulle falde occidentali del monte San Leucio da cui domina la sottostante pianura detta di Sarzana e la vallata del Volturno verso Caiazzo e Piedimonte d’Alife. Era un “casino di caccia” adatto ad ospitare i sovrani, decorato con affreschi di Gerolamo Starace e dotato di una piccola chiesa intitolata a San Leucio. Preoccupano il grave stato di abbandono, le vistose infiltrazioni e la rovina anche nelle decorazioni pittoriche. > Più dettagli QUI

CASTELLO E ATTIGUA CHIESA DI SAN MICHELE DI CAIANELLO
Caianello Vecchio (CE)
Rarissima testimonianza di castello di età federiciana a torri quadrate con feritoie per arco lungo anteriori all’impiego delle armi da fuoco. Accanto alla ancora funzionale chiesa di San Michele si levano i ruderi del maniero, realizzato in tufo locale. Il castello è in forma di rudere, invaso dalla vegetazione e pericolante, inaccessibile. Dimora feudale, da ultimo dei conti Del Pezzo di Caianello, centro di amministrazione e controllo del feudo e del transito sulla adiacente Via Latina nel tratto tra Teano e Montecassino. > Più dettagli QUI
CASTELLO NORMANNO DI PRESENZANO
Presenzano (Caserta)
Si tratta di una rarissima testimonianza di rocca normanna attorno al dongione e distinta dalle mura che difendevano il sottostante abitato. Di eccezionale valore archeologico e monumentale anche per la presenza di difese sannitiche in opera poligonale poste alla base dei muri. Tutto è in totale abbandono, la vegetazione lo assale e le piogge lo disgregano. Il sito è aperto e visitabile. > Più dettagli QUI
CASTELLO DI CONCA DELLA CAMPANIA
Via Vittorio Veneto, 5 – Conca della Campania (Caserta)
Rarissima testimonianza in Terra di Lavoro di un castello-palazzo di scuola catalana, con grandi cantine per olio e vino, residenza signorile, botteghe feudali, appartenuta a grandi famiglie nobiliari, poi ceduto a famiglie borghesi e diviso. In costante disfacimento per l’abbandono, le infiltrazioni, la perdita di infissi e per lavori del tutto incongrui. Gli affreschi sono in pericolo e prossimi al totale disfacimento. > Più dettagli QUI
CASTELLO/ABBAZIA DI CASALUCE
Casaluce (Caserta)
Castello del ‘300 in stile Gotico, divenuto poi Abbazia dei Celestini. L’edifico è tra i più cospicui dei rarissimi monumenti gotici sopravvissuti in Campania, mentre la chiesa, parrocchiale, ricca di affreschi, è stata recentemente restaurata, il resto del castello/abazia
è in totale abbandono. > Più dettagli QUI
CENTRO STORICO DI PIETRAMELARA
Pietramelara (CE)
Il borgo dominato da una torre mastia a pianta quadrata, probabilmente un dongione normanno ricostruito in epoca federiciana, sorge su un colle conico al centro della pianura di Pietramelara. Il centro storico, abitato fino agli anni settanta del XX secolo, ha subito gradualmente l’abbandono da parte dei suoi abitanti. > Più dettagli QUI