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Una decina di indagati, di cui alcuni sono amministratori locali e sono agli arresti domiciliari, accuse gravissime che vanno dal voto di scambio politico-mafioso all’induzione indebita, dalla rivelazione di segreti d’ufficio al favoreggiamento personale. È questo il bilancio dell’inchiesta “Suessola” della Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli e della Guardia di Finanza di Caserta, che sta portando alla luce presunti legami e condizionamenti del clan Massaro nel Comune di Santa Maria a Vico.

Ai domiciliari anche la vicesindaca di Forza Italia, già pronta a candidarsi alle prossime elezioni regionali.

“Le ipotesi di reato che stanno emergendo – dichiara la deputata del Movimento 5 Stelle Carmela Auriemma – raccontano un quadro inquietante e vergognoso. Ancora una volta, nel nostro territorio, chi dovrebbe rappresentare i cittadini e difendere la legalità si ritrova invece invischiato in un sistema di potere opaco, in cui politica, affari e criminalità organizzata sembrano marciare insieme. È una ferita profonda per la democrazia e per la fiducia dei cittadini.”

“Come ha ribadito Roberto Fico – continua Auriemma – è urgente riportare la parola etica al centro dell’agire pubblico. Basta con le scorciatoie, con la politica del favore, con chi usa le istituzioni come strumenti personali di potere. Servono trasparenza, onestà e un controllo rigoroso di ogni scelta pubblica. Solo così potremo restituire credibilità alla politica e dignità ai nostri territori.”