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Caserta – Procederanno per le vie legali, e in maniera congiunta i 4 sindaci dei comuni vicini a Caserta, le associazioni e i consiglieri comunali casertani per bloccare le procedure già avviate dall’Amministrazione Marino per la realizzazione del Biodigestore a Ponteselice.

E mentre l’amministrazione guidata dal sindaco Carlo Marino sembra avere i giorni contati, con tanto di dissesto finanziario bis alle porte, non si ferma il fronte del no al biodigestore da 50 tonnellate annue finanziato dalla Regione Campania targata De Luca e localizzato a ridosso dei centri urbani intercomunali e alla Reggia di Caserta.

Due gli annunci dati questa mattina nel corso della conferenza stampa convocata a Caserta dal gruppo consiliare casertano “Speranza per Caserta”: il primo, è che è stato dato già mandato all’avvocato amministrativista Paolo Centore di rappresentare i sindaci di Recale, Capodrise, San Nicola la Strada e Casagiove che, insieme ai consiglieri di opposizione dell’assise casertana e alle associazioni e comitati cittadini, non arretreranno di un passo di fronte alla realizzazione di un impianto la cui collocazione non è mai stata accordata e concordata; il secondo riguarda l’imminente convocazione di un tavolo di concertazione e incontro dove sia la Soprintendenza di Caserta sia la Reggia sono chiamate a partecipare ed ad esprimersi pubblicamente in merito.

Perché, tra le tante perplessità che il biodigestore solleva da mesi, c’è quella della estrema vicinanza al monumento più prestigioso e visitato del territorio nonché all’asse viario viale Carlo III da riqualificare e  valorizzare secondo progetti di rilancio dell’intero sito borbonico casertano.

Al tavolo di questa mattina, oltre ai rappresentanti comunali di Speranza per Caserta Francesco Apperti e Norma Naim, anche il consigliere casertano Ildebrando Ursomando, e i sindaci dei quattro comuni limitrofi a Caserta.

In platea i rappresentanti di Legambiente, Wwf delegazione Caserta, comitato I Borghi del Belvedere,  e di tutti i comitati cittadini delle città coinvolte.

Adesso l’attesa è per il prossimo consiglio comunale di Caserta che, ai primi di aprile, per la prima volta tratterà il tema biodigestore Ponteselice .