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Mondragone (Ce) – Riceviamo e pubblichiamo la nota stampa dell’associazione Mondragone Bene Comune.

Il Consigliere regionale dei Verdi Francesco Emilio Borrelli è stato il primo ad intervenire sulla grossa chiazza che l’altro ieri ha tinto di nero le acque del nostro mare nei pressi dell’Agnena, presentando un esposto alla Procura della Repubblica. “Dall’esperienza del lockdown abbiamo imparato che basta poco per far si che la natura si possa riprendere i propri spazi e ritornare al suo antico splendore, per cui dobbiamo fare in modo che ciò accada, denunciando gli eco-criminali e progettando un sistema economico eco-compatibile. Molti percettori del reddito di cittadinanza ci hanno contattato perché vorrebbero essere utili e si sono resi disponibili a svolgere attività di “sentinelle ambientali” in difesa del territorio. Sarebbe un modo intelligente di utilizzare queste risorse umane”, ha dichiarato il leader del sole che ride Francesco Emilio Borrelli. “Chiediamo dei test del Dna- ha aggiunto– per verificare se vi sia o meno presenza di escrementi di origine umana, così potremmo avere ben chiara la situazione ed agire di conseguenza. In ogni caso chiediamo che siano effettuati controlli continui e serrati per stanare i criminali che sversano i rifiuti e gli scarti produttivi in modo illegale, vanno effettuate delle verifiche su tutte le aziende che hanno riaperto dal 4 maggio”. L’AMBC invita i cittadini a inviare foto e denunce  di attività inquinanti e di episodi di aggressione all’ambiente, che il portavoce Gianni Pagliaro girerà alla segreteria del nostro Consigliere regionale Borrelli. Inviare a: [email protected]. Passiamo alla Tari e a ciò che va fatto per ridurla a tutti. L’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA) ha deciso: la riduzione della TARI va effettuata sui giorni di chiusura di imprese e negozi. Lo ha deciso approvando una nuova delibera, la 158/2020 con le relative tabelle.  Ecco quali sono le novità relative agli sconti della tariffa rifiuti alle categorie economiche colpite dalla crisi, che- come è noto– per Mondragone  sono già stati proposti dall’AMBC, da Marcello Buonodono, capogruppo di “Pronti per Mondragone” e dalla minoranza consiliare di Giovanni Schiappa. Stiamo parlando della Tari per leutenze non domestiche”, cioè per quel “vasto mondo” che va dalle imprese al negozio di vicinato, che si riduce in proporzione ai giorni di chiusura determinati all’emergenza sanitaria. Le regole si attuano rispettando le prerogative già attribuite dalla legge 147/13 agli Enti locali in materia di riduzioni ed esenzioni tariffarie. Vale a dire nei casi in cui l’articolazione dei corrispettivi all’utenza venga determinata sulla base delle tabelle di cui all’Allegato 1 del d.P.R. 158/99, ai fini del “Calcolo della parte variabile della tariffa per le utenze non domestiche”. Come detto si applicherà alle tipologie di attività di utenze non domestiche (indicate, a titolo esemplificativo e non esaustivo, nella Tabella 1 dell’Allegato A) enucleate dal d.P.R. 158/99 che risultino immediatamente riconducibili alle categorie di cui sia stata disposta la sospensione e la successiva riapertura. Discorso diverso è invece quello per le imprese e per gli studi professionali che hanno chiuso spontaneamente, magari perché in grado di assicurare lo smart working ai dipendenti. In questo caso lo sconto si considera facoltativo e l’AMBC propone che le agevolazioni siano estese anche a questi ultimi. Infine, c’è la riduzione per le famiglie, in attesa della riduzione sociale de facto con la “Tari sociale” prevista dal collegato fiscale (articolo 57-bis del Dl 124/2019), ma non ancora attuata. Anche in questo caso si tratta di un’opzione e non di un obbligo per i Comuni. E anche in questo caso l’AMBC propone che venga estesa tale possibilità subito anche alle famiglie. All’appello continuano a mancare soltanto Pacifico e la sua Amministrazione, che più che dichiarare dovrebbero finalmente agire. Il tempo in generale ne abbiamo poco e alcuni ne hanno ancora di meno. Non possono aspettare i comodi loro, del Sindaco (che continua a dichiarare che sta spettando qualcosa o qualcuno), della Giunta e del Consiglio comunale, i quali continuano a non intervenire per aiutare famiglie ed imprese con iniziative concrete e con specifiche misure economiche”.