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Caserta – E’ un Primo maggio di impegno e di resistenza per gli allevatori in Presidio permanente al Monumento “agli eroi” di Caserta. Da ieri sera è pronta la petizione rivolta al Presidente della Repubblica, al Ministro all’Agricoltura ed a quello alla Salute, che il Coordinamento Unitario chiede una firma ai Cittadini “Per Salvare le Bufale”.

La petizione può essere firmata direttamente al presidio e presso i banchetti che gli allevatori stanno tenendo nella Città di Caserta e che terranno nel territorio nei prossimi giorni ma anche online dalla pagina dedicata nel sito di Altragricoltura. La petizione online può essere facilmente raggiunta cliccando sul codice QRcode dedicato o direttamente al link della pagina in cui si può leggere il testo e sottoscriverla

Queste le richieste della petizione:

riconoscere pienamente lo strumento della vaccinazione dei Bufali come leva attiva utile in coerenza con lo sforzo che il Governo ha messo in campo per malattie umane quali il COVID;

assumere l’orientamento della prevenzione, dell’autocontrollo e della vaccinazione come asse e di una strategia complessiva nazionale cui conformare le strategie territoriali e locali;

concertare una azione fra i due ministeri (Agricoltura e Salute) in modo da confrontare ed integrare le strategie e aprire un confronto permanente con le istanze che stanno operando sul territorio e che vanno coinvolte pienamente per superare la logica dei Piani imposti alle aziende ed alle comunità e avviare un processo di pieno coinvolgimento responsabile, prima garanzia della riuscita di qualsiasi piano;

di promuovere una iniziativa forte per realizzare una Ricerca Scientifica Ampia anche istituendo un Istituto per la Valorizzazione della Bufala Mediterranea ;

intervenire urgentemente nella realtà regionale Campana, prendendo atto del fallimento delle strategie messe in atto fin qui, della incapacità che si trascina da almeno due decenni cambiando i responsabili anche ricorrendo a strumenti come quelli del Commissariamento.

Molti sono i cittadini che arrivano al presidio per informarsi, producendo gesti di solidarietà (come quello di portare cibo e generi di conforto) e sottoscrivendo la petizione che nei prossimi giorni diventerà uno dei principali strumenti per estendere a livello nazionale il coinvolgimento attorno alla vertenza degli allevatori in Difesa delle Bufale, delle aziende e del territorio.

Fra i primi a firmare, ieri sera, è arrivato al presidio il vescovo di Caserta Monsignor Pietro Lagnese che, dopo essersi intrattenuto con gli allevatori, essendosi informato della situazione e del perchè della loro iniziativa ha firmato la petizione al banchetto del presidio. Monsignor Lagnese ha, anche, assicurato l’impegno suo e della Chiesa Casertana a diffondere le ragioni degli allevatori alla comunità credente rimanendo a disposizione per confrontare possibili iniziative da assumere nei prossimi giorni.

Fervono, intanto i preparativi per l’evento di domani sera 2 maggio 2022 cui sono invitati i cittadini, le associazioni, i movimenti e le istituzioni. In una serata dal titolo “FACCIAMO CHIAREZZA SULLE BUFALE”, il Coordinamento Unitario in Difesa del Patrimonio Bufalino invita ad assistere nello spiazzale del Monumento ai Caduti alla proiezione su Maxi Schermo della diretta dell’inchiesta di Report dal titolo “BUFALE DA MACELLO”.

Prima della proiezione (dalle ore 21.25) nel Piazzale gli allevatori distribuiranno Vino Asprigno (offerto da Cooperative Sociali impegnate nelle iniziative contro la Camorra) e mozzarelle offerte da diversi caseifici impegnati nel Movimento degli allevatori.

Quelle della petizione e della serata pubblica del 2 maggio sono solo due delle diverse iniziative che si stanno sviluppando dal presidio permanente degli allevatori. Martedi pomeriggio 3 aprile, al ritorno della delegazione che si recherà a Napoli per l’audizione in Consiglio Regionale, verrà diffusa l’agenda aggiornata e dettagliata fino alla manifestazione di Roma in cui si stanno convocando gli Stati Generali in Difesa del Patrimonio Bufalino con i Consigli Comunali aperti