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Prima in campionato per la Casertana dopo il ripescaggio in serie C e subito derby per i falchetti. Domani sera, ore 20:45, al “Pinto” andrà in scena la sfida contro il Benevento di Matteo Andreoletti. A presentare la sfida ci ha pensato Vincenzo Cangelosi, il tecnico dei rossoblù è intervenuto questo pomeriggio in conferenza stampa.

Esordio – Dal 22 maggio è passato tanto tempo, abbiamo trascorso un’estate lunga e ci sono state tante vicende altalenanti che, alla fine, ci hanno portato in serie C. Siamo contanti, adesso tocca a noi cercare di fare il meglio possibile.

Condizione – Sicuramente serve tempo, però i ragazzi hanno voglia di fare bene per quello che è stato il percorso minimo fatto. Fino al 30 agosto eravamo una ics, dal 4 all’8 settembre siamo riusciti a completare quello che avevamo in testa. Vogliamo creare qualcosa, ci stiamo conoscendo e abbiamo provato ad accelerare il più possibile, però sicuramente mi aspetto una prova fatta di cuore e voglia.

Calendario – Il tour de force può aiutare perché ho a disposizione una rosa abbastanza equilibrata, senza grandi differenze. Ci sarà la possibilità per tutti di giocare, servirà solo la pazienza e bisognerà non guardare solo il risultato. Cercheremo di fare il meglio possibile, giocando ogni tre giorni praticamente fino alla fine di ottobre. Non sarà semplicissimo e avremo pochissimo tempo per poter lavorare, le partite faranno le differenze. Giocare ogni tre giorni comporta un dispendio di energie non solo fisiche ma soprattutto mentali.

Stadio – Il tutto esaurito potrà darci uno stimolo ulteriore. Abbiamo la possibilità di cavalcare l’entusiasmo che c’è in città. Lo avevamo visto già lo scorso anno quando tornammo da Pagani, tanto è vero che dissi che quell’entusiasmo sarebbe stato molto utile in caso di ripescaggio. Il sogno è diventato realtà e dobbiamo cercare di sfruttarlo.

Clima – Non mi preoccupa, è normale che la gente, dopo aver sofferto per due anni, abbia questo entusiasmo. Può essere uno stimolo in più e dobbiamo viverlo in maniera positiva, senza fare voli pindarici. All’inizio ci sarà da soffrire, se avremo la pazienza ed eviteremo di sognare quello che adesso è impossibile allora potremo fare un grande percorso. Se vorremo tutto e subito, allora la cosa potrebbe diventare complicata.

Mercato – Abbiamo fatto diverse scelte, le abbiamo cambiate dopo il ripescaggio. Con il supplemento di mercato abbiamo pensato di prendere calciatori già allenati, è normale che qualcuno sia più avanti ed altri siano più indietro. Adesso toccherà a me sbagliare il meno possibile, spero di fare il minor numero di errori.

Soddisfazione – Devo ringraziare il direttore che ha fatto un lavoro incredibile, dedicandosi per quattro mesi, ventiquattro ore su ventiquattro, per il ripescaggio e il mercato. Siamo sempre stati in contatto, abbiamo scelto insieme facendo le dovute valutazioni. Abbiamo indicato i giocatori e quando il presidente ci ha dato il suo ok abbiamo chiuso le operazioni. Al momento sono soddisfatto, adesso vediamo di trasformare un gruppo in una squadra, questo è l’aspetto più complicato.

Attacco – Non è un problema di falso nove o centravanti vero, i sei attaccanti hanno tutti caratteristiche diverse, qualcuno si può somigliare. Sta a me utilizzare chi sta meglio e chi può aiutarmi tatticamente, in base a come voglio affrontare l’avversario.

Organico – In questo momento può essere questo, poi se dovesse capitare l’occasione o se dovessimo renderci conto che manchi qualcosina penso non ci siano problemi.

Scelte – Devo fare diverse valutazioni, non stiamo tutti allo stesso modo. Devo capire chi può durare di più, ci sono cinque cambi e dunque giocheremo in sedici. Dovrò scegliere chi è più giusto parta dall’inizio e chi potrà darci una mano subentrando. Ho diverse idee, devo vedere.

Obiettivo – Con i se e con i ma difficilmente vado d’accordo. Forse dall’inizio questo tipo di squadra non avremmo potuto farla. Questa squadra, costruita in questo modo, può ambire a giocarsi qualcosa di importante. 

Campionato – Le squadre che sono state costruite per vincere verranno fuori. Il problema è che Catana, Benevento e Avellino hanno cambiato tanto, bisogna dare tempo di mettere in pratica le idee nuove degli allenatori. La Turris ha il vantaggio di avere un allenatore che già due anni fa aveva lavorato con una parte del gruppo attuale, conosceva la piazza. Il Latina o il Picerno giocano da anni con lo stesso tecnico. Per me non ci sono grandi sorprese, all’inizio ci può stare perché ci sono squadre che hanno mantenuto l’ossatura e altre che verranno fuori strada facendo. 

Casertana – Dopo il ripescaggio dovevamo fare una scelta, preferendo andare su una linea diversa.

Benevento – La Turris è una delle squadre più difficili da affrontare all’inizio, rispetto a quella gara ho visto una formazione più convinta contro la Virtus Francavilla. Ho visto un’idea ben precisa, nonostante non siano ancora al completo, ci sono fuori giocatori importanti. Quando rientreranno saranno una delle squadre da battere.

Girone – E’ molto equilibrato, non ci sono squadre cuscinetto. Si può vincere e perdere con tutte, ci sono squadre organizzate e con rose importanti. Ogni gara andrà giocata al massimo delle possibilità.

Zeman – Ci siamo sentiti prima del suo esordio, poi non ci siamo più sentiti. Lo seguo sempre.

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