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Capua (Ce) – Una vera e propria batosta quella che subiranno gli operatori ecologici del cantiere r.s.u. del Comune di Capua, costretti dall’azienda ad emigrare nel Comune di S.
Maria la Fossa. Ma davvero non esistono aree disponibili nel territorio Capuano?
La maggior parte dei lavoratori viene da Capua, e percorre circa 10 km per raggiungere il
cantiere, quelli invece residenti presso la Frazione di S. Angelo in Formis ne fanno 20,
mentre altri ancora sono messi molto peggio, in quanto provenienti dai Comuni di
Marcianise, S. Maria C.V. e Aversa.
Un danno per i bilanci familiari dei lavoratori che si aggirerebbe intorno dai 200 ai 400
euro mensili a famiglia, una decisione che peggiora le condizioni economiche dei
lavoratori e che tempestivamente abbiamo rappresentato all’azienda.
Inoltre riteniamo che la disposizione poteva essere evitata in quanto sembrerebbe che, da
quanto stabilito dal capitolato speciale di appalto, l’azienda avrebbe l’obbligo di allestire
il cantiere presso la frazione di S. Angelo in Formis, precisamente in Via Ponte Castagna,
con un ritorno economico a favore delle casse del Comune di Capua di 12.000 euro
all’anno, pertanto, appare davvero strano che il Comune non si sia opposto a questo
trasferimento, peraltro con significative ricadute negative anche sul servizio, in quanto
gli automezzi sono costretti a percorrere lunghi tratti carichi di rifiuti.
Insomma un argomento che desta più di una perplessità e per cui merita di essere
approfondito, semplicemente perché non siamo convinti e non possiamo permettere che
a rimetterci siano sempre i lavoratori.