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Capua (Sa) – Stavolta c’è perfetta omonimia fra il nome del teatro ospitante e quello del popolare personaggio sgorgato dalla mente creativa di Maurizio De Giovanni: entrambi Ricciardi. L’incontro “al vertice” è fissato per venerdì 7 febbraio, alle ore 20,30, quando il sipario si alzerà per dare il via al nuovo spettacolo dello scrittore napoletano che giungerà al teatro capuano come quinto prestigioso ospite della rassegna “Venerdì fra storia e Letteratura” diretta da Ferdinando Troiano e che il 24 gennaio scorso con “Celeste” del drammaturgo Fabio Pisano ha letteralmente incantato, in mattinata, gli studenti liceali del “Nevio” di Santa Maria Capua Vetere e, a sera, gli abituali spettatori d’ogni età.

Canzoni per il commissario Ricciardi” è il titolo della rappresentazione il cui tour ha avuto inizio due anni fa all’Orto Botanico di Napoli. E De Giovanni, annunciando l’appuntamento di venerdì prossimo, ha dichiarato: «Sono felicissimo di arrivare al Teatro di Capua accompagnato dalla musica di Giacinto Piracci (chitarrista), Zac Alderman, dal sax di Marco Zurzolo e dalla voce della brava e sensibile attrice Marianita Carfora, ripercorrendo le canzoni degli anni ‘30 inserite nei miei romanzi».

Qualche anticipazione di fondo? Eccola: «Con Anima di Vetro, Serenata Senza Nome e Rondini d’inverno prende forma un incrocio narrativo tra storia e musica, un incontro che attraversa la parola – sviluppata con l’aiuto della scrittura scenica di Annamaria Russo – per dirigere dal vivo note, ritmi e colori che brulicano tra i vicoli e i palazzi di una città malinconica». Ma c’è pure un avvertimento, diciamo onnicomprensivo, così tratteggiato: «Ci sono storie che scorrono tra le pieghe di altre storie. Storie dolcissime e disperate. Ci sono storie che sono come canzoni. Storie che spuntano tra le pagine di un’altra storia per regalare una sospensione struggente». Allora non si può che prevedere uno spettacolo accattivante dal quale, in realtà, riemerge per diverse vie quel personaggio che tutti conosciamo, attento alla «fame» e all’«amore», «integerrimo e dal grande intuito», capace di esplorare gioie e dolori individuali e collettivi, per restituirli al pubblico in tutta la loro vera umanità.                                   

Costo del biglietto 15 euro. Per info e prenotazioni: tel. 0823 963874 – www.teatroricciardi.it