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Caserta – Nel quadro delle iniziative delle “Piazze del sapere”, martedì 25 giugno alle ore 18:00, presso la libreria Feltrinelli di Caserta sarà presentato il volume “Tra memoria e oblio. L’eccidio di Caiazzo”, di Nicola Sorbo.

A discuterne insieme all’autore saranno Pasquale Iorio, in rappresentanza delle “piazze del sapere”, Giovanni Cerchia, docente di storia contemporanea all’Università del Molise, il sindaco di Caiazzo Stefano Giaquinto e Maria Pia Selvaggio, direttore editoriale delle Edizioni 2000diciassette. Nel corso della serata interverrà anche Giuseppe Capobianco jr, nipote dello storico che per primo ricostruì la strage di Caiazzo sulla scorta dei documenti rinvenuti presso gli archivi americani. Egli ricorderà il viaggio compiuto da bambino con il nonno, chiamato a Coblenza come teste al processo contro Lehnigk-Emden.

Nel suo lavoro Sorbo non ha sottaciuto il valore della sentenza di condanna pronunciata a Santa Maria C.V., cui va il merito di aver riaperto una pagina buia della nostra storia recente, ma ha evidenziato nodi irrisolti, non solo giuridici, che la giustizia penale non è riuscita a chiarire in modo convincente. Su tutti, la questione se la guerra di occupazione nazista fu evento “accidentale” o fu causa dell’assassinio di 22 persone inermi da parte delle truppe della Wehrmacht?  E’ questa una domanda a cui l’autore cerca di rispondere.

Sorbo dedica però gran parte del suo libro al tema della “riconciliazione” con la Germania, ancora non del tutto risolto. La comunità caiatina non ha chiesto risarcimenti per quell’atto efferato a differenza di altre comunità colpite da stragi naziste. Queste ultime hanno intrapreso la via giudiziaria per imporre alla Repubblica Federale di Germania il pagamento di cospicue somme di denaro che non otterranno mai.  E’ possibile cercare una via condivisa tra Italia e Germania per giungere a una vera riconciliazione? Si può chiedere alla Germania, per le comunità che hanno scelto strade diverse rispetto a quella intrapresa da Caiazzo, di dimostrare quella solidarietà richiamata solennemente all’art. 2 della nostra Costituzione?