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Caserta – “La Lega Pro ha recepito il regolamento Uefa, che prevede che si gioca se il club abbia almeno 13 calciatori in rosa, compreso un portiere, non colpiti da Covid-19; in tale conteggio devono essere considerati squalificati e infortunati. Questa regola nel corso della stagione è già stata già applicata in varie occasioni, vedi Palermo e Catania dello scorso 9 novembre”. Così il presidente della Lega Pro, Francesco Ghirelli, sul caso di Casertana-Viterbese, incontro giocato dalla squadra di casa in nove uomini a causa del Covid che ha decimato la rosa. “Vi sono stati nel corso della stagione delle situazioni in cui le autorità sanitarie hanno comunicato la presenza di un cluster e in quei casi la Lega è andata oltre il regolamento ed ha proceduto immediatamente al rinvio delle gare – ha aggiunto Ghirelli -. Procedura che Lega avrebbe naturalmente posto in essere anche ieri in presenza di un rischio evidenziato dalle autorità sanitarie. La decisione di giocare presa dal calcio implica che ci sia la massima sicurezza della salute, ma non il rischio zero“. “Alla Lega spetta di applicare le regole vigenti. Mi limito a questa constatazione perché non voglio esprimere il disagio personale che ognuno vive dentro se stesso – va avanti il numero uno di Lega Pro -. Ricordo che la Lega Pro fu la lega professionistica che, per rispetto della salute, sospese al sorgere di Covid-19 la prima partita Piacenza-Sambenedettese e poi il campionato ed allora le critiche aspre (eufemismo) furono di quelli che erano contrari alla sospensione del campionato”. “Oggi mi accorgo che le critiche di aver applicato il regolamento arrivano anche dalla cosiddetta area ‘negazionista’ – afferma Ghirelli -. Paradossalmente, arrivano da lì i toni più aspri e senza possibilità di discussione”. Qualcuno ha scritto che ci sarebbe stato ‘un silenzio assordante della Lega’. Silenzio è vero, lavoro tanto, per ragionare con i due club, intessere rapporti con le autorità competenti, provare a vedere se si potesse andare ‘oltre il regolamento’, con il consenso di tutti i protagonisti. Solo al momento in cui le squadre sono scese in campo ed ogni possibilità si era consumata, la Lega Pro poteva, doveva, era obbligata a dare la versione su come si fossero svolti i fatti relativi a Casertana-Viterbese“, conclude Ghirelli.