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La Casertana ritiene opportuno intervenire per esprimere il suo dispiacere, nonché dissenso, per alcune notizie diffuse in maniera impropria nelle ultime ore.

Nelle scorse settimane Giuseppe D’Agostino, presidente della scrivente società, aveva manifestato il suo entusiasmo per un progetto di totale rifacimento dello stadio ‘Pinto’ di Caserta. Un’idea ambiziosa e senza eguali all’ombra della Reggia, voluta per rilanciare in maniera decisa le ambizioni del club rossoblu, segnando, inoltre, una svolta epocale per l’intero territorio.

Ma se da una parte abbiamo riscontrato il grande entusiasmo dei tifosi e la massima disponibilità al dialogo del primo cittadino, dall’altra abbiamo dovuto iniziare a fare i conti con l’imbarazzante tentativo di strumentalizzare tale vicenda per fini a noi, ad oggi, sconosciuti.

In tale contesto non si è avuto neppure il buonsenso di evitare di fare leva su una vicenda che sta tenendo banco in queste ore, conseguenza del completamento dei lavori di restyling avviati lo scorso febbraio in vista delle Universiadi: l’ordinanza di sgombero indirizzata alla famiglia di una persona regolarmente inquadrata come nostro dipendente.

Fatti raccontati in maniera inesatta, ricostruendo, così, un quadro ben distante da quella che è la realtà.

Nel tentativo di mettere in cattiva luce l’operato sempre trasparente di questo club, si è provato a dare spazio ad illazioni e deduzioni sul futuro dello stadio strettamente legato ai colori rossoblu, che la Casertana non può certo restare ad ascoltare passivamente.

In considerazione del grande lavoro che i professionisti della Casertana stanno svolgendo da tempo sul fronte del ‘Pinto’, il club rossoblu invita tutti coloro che proveranno a raccontare l’evolversi di tale percorso, a farlo attingendo a documenti ufficiali e ascoltando chi in questo progetto è in prima persona coinvolto.

Per evitare strumentalizzazioni ulteriori, attraverso organi di informazione o mezzi di altro tipo, in futuro la Casertana si riserva di difendere il suo buon nome nei luoghi opportuni.

Non permetteremo a nessuno di mettere in discussione la trasparenza, la legalità, il lavoro, la correttezza e il profondo legame con il territorio che questa società e chi la rappresenta hanno sempre messo in campo in ogni loro azione.