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Caserta – Due nuove cabine primarie, 160 km di cavi sotterrranei e invisibili per un investimento complessivo di 38 milioni di euro. Sono i dettagli del Progetto Caserta, il piano di investimenti e interventi realizzati nel Casertano da E-Distribuzione, società del Gruppo Enel che gestisce la rete di distribuzione dell’energia elettrica. Il progetto, partito nel 2015, è stato illustrato questa mattina a Caserta, nel complesso monumentale del Belvedere di San Leucio, nel corso di un evento cui hanno preso parte il sindaco Carlo Marino, l’assessore regionale alle Attività Produttive Amedeo Lepore, il presidente di Confindutria Caserta Gianluigi Traettino, Raffaella Pignetti, presidente dell’Asi di Caserta, e il numero uno della Camera di Commercio Tommaso De Simone. “Gli interventi sulla rete investono tutta la provincia, sono partiti due anni fa e si concluderanno a fine 2018” spiega Carlo Spigarolo, responsabile Distribuzione Territoriale Rete Campania, che poi si dice molto soddisfatto perché “con le nuove cabine miglioriamo notevolmente l’efficienza del servizio, come emerge dai dati circa le interruzioni nell’erogazione dell’energia, che nel Casertano sono calati del 30% rispetto al 2015 attestandosi al di sotto dei numeri indicati dall’Authority. Peraltro la realizzazione della cabina primaria nella zona Saint Gobain di Caserta rappresenta per noi una soddisfazione ulteriore, visto che se ne parlava da 20 anni ma non si riusciva mai a farla”.

Gli interventi di Enel Distribuzione nel Casertano, di cui beneficeranno i cittadini e le 110mila imprese registrate all’ente camerale, sono iniziati a Teano, dove è stata realizzata una nuova cabina primaria, ovvero un impianto che riceve l’elettricità in alta-tensione e la trasforma in media permettendone la distribuzione sul territorio. “L’impianto – plaude Tommaso De Simone, presidente della Camera di Commercio di Caserta, originario proprio di Teano – è stato relizzato in un bosco di castagni, e senza alcun impatto ambientale”. Oltre alle due nuove cabine, gli interventi prevedono il potenziamento con oltre 40mila megawatt di potenza per la clientela di altre cabine primarie, e anche dei centri satellite, ovvero di quegli impianti che ricevono alimentazione dalle cabine primarie e la distribuiscono alla rete di media tensione. Gli interventi riguardano la cabina primaria di Marzanello, ubicata in territorio sannita, che alimenta la distribuzione dell’energia nei comuni casertani di Vairano Patenora, Pietramelara, Marzano Appio, Pietravairano e Riardo, quella di Caivano (Napoli) che alimenta i limitrofi comuni casertani come Orta di Atella e Succivo, quella di Aversa, che alimenta tutto l’Agro-aversano; verranno potenziate la cabina primaria di Ponte Annibale, che eroga l’energia a comuni come Bellona, Caiazzo, Castel Morrone, e quella del Matese, che fornisce i comuni matesini tra cui Piedimonte, Alife, Gioia Sannitica. “Per gli interventi – spiega Spigarolo – sono stati spesi finora 21 milioni di euro con l’utilizzazione di 200 persone, tra cui 52 ragazzi assunti nel 2014. Come Enel Distribuzione stiamo attuando un deciso ricambio generazionale, e, grazie alla Legge Fornero, stiamo accompagnando con 4 anni di anticipo alla pensione i dipendenti che ne hanno i requisiti”. L’assessore Lepore afferma che “l’efficientamento energetico è una delle priorità della Regione, che serve anche a consolidare la ripresa del settore industriale, che anche a Caserta sta avvenendo. In questo territorio c’era una vera e propria ‘Silycon valley’, poi c’è stata stagnazione, oggi assistiamo ad un nuovo dinamismo che va sfruttato”.

Il presidente di Confindustria Traettino ha ricordato come “questo investimento sia importante per le aziende del territorio; l’area industriale casertana rappresenta il 52% di tutte quelle della Campania. Inoltre fa piacere vedere come Enel si apra alla società”. La Pignetti ha annunciato l’avvio di un “progetto con fondi del Ministero dell’Interno per la realizzazione di un sistema di sorveglianza nelle aree industriali del Casertano per garantire la sicurezza delle aziende”; le telecamere avranno non solo occhi, ma anche sistemi per raccogliere odori come possono essere quelli derivanti dai roghi di rifiuti.