Tempo di lettura: 4 minuti

Riceviamo e pubblichiamo la nota stampa a firma della Uiltrasporti.

Abbiamo ritenuto necessario richiamare con forza l’attenzione dell’Amministrazione Comunale di Castel Volturno sulla situazione di estrema incertezza che continua a caratterizzare la gestione dell’appalto per il servizio di igiene urbana affidato al Raggruppamento Temporaneo d’Impresa (RTI) composto dalle società WM Magenta srl e DM Technology srl.
Nonostante l’apparente normalizzazione seguita al pagamento delle retribuzioni di settembre, il quadro che si delinea nel cantiere di Castel Volturno resta confuso e preoccupante. Le due società costituenti il RTI sembrano proseguire il proprio percorso in maniera del tutto disgiunta, contraddicendo il principio di unità operativa e responsabilità solidale previsto dal D.Lgs. 50/2016 per i Raggruppamenti Temporanei d’Impresa.
Basta un dato per comprendere la gravità della situazione, le retribuzioni dei lavoratori formalmente dipendenti della DM Technology sarebbero state pagate dalla WM Magenta, circostanza che lascia intendere una profonda disarticolazione del rapporto tra le due imprese e che pone interrogativi sulla corretta tracciabilità delle risorse e sull’effettivo rispetto degli obblighi contrattuali.
Non meno anomalo è che la richiesta di differimento dell’assemblea sindacale, fissata inizialmente per il 31 ottobre e poi rinviata al 7 novembre, sia pervenuta da una sola delle due società del RTI, confermando un clima di totale disordine gestionale e di scarsa coesione interna tra i soggetti affidatari del servizio.
In questo contesto già fragile, desta profonda perplessità l’atteggiamento del Comando dei Vigili Urbani di Castel Volturno, al quale è stato richiesto di effettuare verifiche dirette presso il cantiere per accertare la presenza di personale non riconducibile alle imprese aggiudicatarie. A distanza di settimane da tali richieste, nessun riscontro né intervento effettivo risulta essere stato posto in essere, mentre nel frattempo le segnalazioni di presenze “ambigue” e di soggetti estranei continuano a moltiplicarsi.
Tale inerzia istituzionale è inaccettabile. Quando si tratta di un appalto pubblico che coinvolge risorse comunali, lavoratori dipendenti e un servizio essenziale per la collettività, la vigilanza non è una facoltà discrezionale ma un dovere giuridico e morale. Il D.Lgs. 50/2016, così come il D.Lgs. 81/2008 in materia di sicurezza sul lavoro, impongono alla Stazione Appaltante e ai soggetti deputati al controllo di garantire la piena tracciabilità dei lavoratori, la trasparenza delle attività e la regolarità delle prestazioni erogate sul territorio. Ignorare segnalazioni circostanziate equivale a trascurare potenziali violazioni di legge e a esporre l’Ente e la cittadinanza a rischi che non possono essere tollerati.
Abbiamo formalmente chiesto al Sindaco e al Responsabile Unico del Procedimento un incontro urgente per fare chiarezza su tutti i punti rimasti oscuri. L’auspicio è che nelle prossime ore giunga finalmente un invito ufficiale al confronto, così da poter evitare lo svolgimento dell’assemblea sindacale prevista per il 7 novembre, che altrimenti si terrà regolarmente come momento di informazione e discussione con i lavoratori del cantiere.
Il nostro obbiettivo non è quello di alimentare conflitti, ma di prevenire nuovi disagi e garantire la stabilità occupazionale ed economica del personale impiegato nel servizio, soprattutto in vista delle imminenti festività natalizie. È infatti inaccettabile che i lavoratori, già provati da mesi di ritardi e incertezze, possano ritrovarsi senza retribuzione o con pagamenti differenziati per effetto di una gestione confusa e priva di coordinamento.
Meglio prevenire che curare. Oggi chiediamo un intervento immediato e trasparente del Comune per ristabilire chiarezza, ordine e legalità. La situazione non può essere ulteriormente sottovalutata, occorre un tavolo istituzionale che riporti la gestione dell’appalto nel solco della responsabilità condivisa e del rispetto delle regole. Trascurare anche un solo segnale in questo momento significherebbe compromettere non solo i diritti dei lavoratori, ma la credibilità dell’intero sistema di gestione dei servizi pubblici sul territorio.
Continueremo a monitorare quotidianamente l’evoluzione della vicenda, pronti a sollecitare ogni intervento necessario presso le autorità competenti qualora dovessero emergere ulteriori irregolarità o omissioni.