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Caserta – È dura l’accusa lanciata  dalla maggioranza consiliare, rappresentata dal gruppo Primavera Cesana, nei confronti dell’opposizione dopo la votazione sull’housing sociale avvenuta nella serata del 31 ottobre in Consiglio comunale. La maggioranza a sostegno del sindaco Enzo Guida ha votato contro “perché – spiega – se fosse stata approvata la convenzione in discussione, si sarebbero ‘sanati’ più di 40 appartamenti che avrebbero inciso sul Puc a danno dell’intera cittadinanza. Invece  – continuano dalla maggioranza – i gruppi di opposizione Cesa C’è e Movimento 5 Stelle se ne sono lavate le mani come Ponzio Pilato. Mentre noi votavano a favore dei cittadini di Cesa, loro sono ‘scappati’ di nuovo dal Consiglio comunale in maniera premeditata e senza assumersi alcuna responsabilità e, come se non bastasse, evitando il confronto su altri importanti punti all’ordine del giorno”. “A dispetto delle voci infamanti diffuse ad arte da ‘personaggetti’ che solo questo sanno fare – concludono dalla maggioranza – noi abbiamo dimostrato di essere persone serie e senza ‘interessi di bottega’ da salvaguardare”. Ma non tarda ad arrivare la risposta del gruppo di opposizione Cesa C’è  sostenendo che si è trattato di “un Consiglio scandaloso, quasi surreale. Mai visto né sentito prima quanto accaduto. Con sette punti all’ordine del giorno – spiegano  – aveva come argomento ‘saliente’ l’approvazione dello schema di convenzione tipo per edilizia residenziale convenzionata. E fino a qui nulla di strano. La cosa assurda è che la maggioranza, che ormai campa di giorno in giorno, ha preparato due delibere che dicono l’esatto contrario. La prima è stata spedita dal sindaco in persona insieme ad altri atti, con tanto di protocollo, ai consiglieri comunali di opposizione. La seconda, sempre con lo stesso oggetto ma con un diverso preambolo e un diverso deliberato, è stata trasmessa insieme alle altre proposte e portata in consiglio per essere votata. È scandaloso quanto sta  accadendo con questa maggioranza. Sono allo sbando totale. Cambiano le carte in tavola dalla sera alla mattina, ponendo di fronte a seri rischi chi riveste il ruolo di consigliere comunale. E si permettono anche di accusare l’opposizione di ‘scappare’”.