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Caserta-  La Cgil è da tempo in campo contro il progetto della cosiddetta “autonomia differenziata”. Scaturita dalle iniziative di Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna, seguite a ruota da altre regioni, di maggiore autonomia amministrativa e del conseguente trattenimento in loco di alcune delle entrate fiscali, la regionalizzazione aprirebbe la strada a una vera e propria “autonomia delle diseguaglianze”: finirebbe di fatto per dividere il paese in maniera netta e definitiva acuendo il divario da oltre un secolo esistente tra regioni del sud e del centro-nord.

La regionalizzazione finirebbe per frantumare settori chiave per il Paese – la scuola, la sanità, i trasporti, le infrastrutture, l’ambiente e il lavoro – e conseguentemente l’eguale godimento dei diritti sanciti dalla Costituzione. Stravolgerebbe inoltre il senso stesso della contrattazione nazionale.

“L’opposizione della Cgil all’autonomia differenziata non ha solo ragioni economiche o contrattuali – dichiara Matteo Coppola, Segretario Generale della Cgil “È una battaglia di civiltà per preservare l’Unità del Paese e il vincolo di solidarietà statuale. Per questo che chiediamo al governo di fermarsi.”

“Le regioni, la Campania, la nostra provincia non hanno bisogno di maggiore autonomia ma di seri investimenti in opere pubbliche, piani di assunzioni,  lotta alle mafie, lungimiranti progetti di sviluppo locale”. La Cgil, con i suoi iscritti e le categorie, per questi motivi sarà in piazza con una serie di iniziative di mobilitazione, presidi, raccolte firme e volantinaggi.

Si parte il 21 maggio in tutta la provincia:

  • Caserta: in Largo San Sebastiano;
  • Aversa: in Piazza Municipio, incrocio via Roma e presso l’Ospedale;
  • Maddaloni: Zona Mercato, via Napoli;
  • Marcianise: Zona Mercato;
  • Mondragone: Viale Margherita;
  • Piedimonte Matese: piazza Carmine;
  • Sessa Aurunca: presso l’Ospedale;