Il vicesindaco di Capodrise Tommaso Fattopace, gli assessori Marcela Gigliano, Pasquale De Filippo e Vincenzo Rossetti, il presidente del Consiglio comunale Vincenzo Perri e le consigliere comunali Vincenza Abussi, Michelangela Topa e Federica Montebuglio del gruppo consiliare “Capodrise insieme”, in perfetta sintonia con le forze politiche che rappresentano, dichiarano: “La crisi che sta paralizzando il Comune di Capodrise – affermano – non è imputabile alle forze politiche del gruppo consiliare “Capodrise insieme” (Partito democratico, Alleanza per Capodrise, Capodrise futura). Ma è imputabile ad un atteggiamento incomprensibile assunto negli ultimi mesi da Siamo Capodrise, gruppo di riferimento del sindaco Nicola Cecere, e da Per Capodrise sempre. Sono loro ad essersi staccati dal gruppo consiliare “Capodrise insieme”, sono loro ad aver messo in discussione l’accordo politico siglato il 19 marzo 2024, sono loro ad aver indotto Cecere alle dimissioni per ottenere un assessorato in più a discapito delle forze alleate. Il Partito democratico, Alleanza per Capodrise, Capodrise futura – aggiungono – in tutte le riunioni avute con il sindaco e con le forze politiche hanno sempre ribadito la fiducia in Nicola Cecere e lo hanno sempre esortato a governare. Pur di far rientrare la crisi e stemperare qualche fisiologica incomprensione personale, ci siamo dichiarati persino disponibili a ragionare sui nomi degli assessori e a valutare qualche cambio, nel rispetto del patto che abbiamo siglato e sul quale abbiamo avuto la fiducia dei cittadini e fermo restando i rapporti di forza tra le varie componenti della maggioranza. Le critiche che, in tempi non sospetti, abbiamo mosso al sindaco sono sempre state critiche di merito e di metodo: assenza di confronto, scarsa collegialità nelle decisioni, mancata attuazione del programma di governo, troppa ingerenza di funzionari e dipendenti nelle scelte politiche. Per tutta risposta, Cecere si è dimesso, ha messo in discussione lo stesso accordo nel quale è sancita la sua candidatura, ha assecondato la sete di poltrone del suo gruppo, ha esortato i consiglieri di maggioranza a liberarsi dalle forze politiche che li hanno candidati e sostenuti. E cosa ancora più grave: sta dialogando con l’opposizione per sovvertire, con una manovra di palazzo, la volontà popolare. Basterebbe molto meno per giustificare una mozione di sfiducia! Eppure – concludono –, “Capodrise insieme” ribadisce, ancora una volta, la propria disponibilità al dialogo, purché Siamo Capodrise e Per Capodrise sempre facciano un bagno di umiltà e il sindaco svesta i panni della vittima e si metta finalmente a lavorare. Per agevolare una riflessione collettiva e risolutiva, fino al 15 maggio, gli assessori del Pd, di Alleanza per Capodrise e Capodrise futura si asterranno dal partecipare ai lavori della giunta”.
Città ostaggio delle poltrone, ‘Capodrise insieme’: “Rimettiamoci a lavorare”

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