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Caserta – I casertani Claudia De Angelis Paolo Piccirillo sono tra i finalisti della prima fase del concorso Premio Franco Solinas 2018 caratterizzato dall’invio di un Soggetto.

Claudia De Angelis, nata e cresciuta a Caserta, nel 2014 abbandona la collezione di manga e i dizionari di greco antico per trasferirsi a Roma, dove frequenta il corso di Sceneggiatura al Centro Sperimentale di Cinematografia. Dopo il diploma, partecipa alla writers’ room diGomorra IV con il ruolo di assistente. Nel 2017 è finalista al concorso nazionale di narrativa 8×8 con il racconto Ammoniaca; partecipa inoltre al Series Lab Italia, e vince il Premio Solinas Italia-Spagna. Attualmente lavora come sceneggiatrice per il cinema e la televisione.

Il suo progetto per il Premio Franco Solinas 2018 si intitola Di Sabbia (titolo originale Per tutto il tempo). Elena ha trentasette anni, fa la veggente, e adesso giace in un letto d’ospedale dove probabilmente morirà a breve. Al suo fianco c’è suo marito Ricky, che vuole da lei un’informazione che Elena ha nascosto a se stessa, più o meno intorno al giorno in cui è diventata cieca in un incidente di cui non ricorda granché. Una settimana fa, Elena stava indagando su un rapimento vecchio più di sei anni insieme a Gabriele, un cliente troppo triste, troppo gentile. In un’altra vita, Elena era felice. Di Sabbia è un thriller febbricitante che intesse tre piani temporali per costruire la storia di un rapimento, una storia d’amore, e una storia di fantasmi.

Paolo Piccirillo, classe 1987 e originario di Santa Maria Capua Vetere, ha frequentato il corso Script Rai di sceneggiatura creativa. Nel 2010 ha pubblicato Zoo col semaforo (Nutrimenti), che gli è valso l’inserimento nella lista dei 50 scrittori italiani under 40 più promettenti stilata nel 2010 dal Sole 24 Ore. Nel 2011 è stato scelto dal Festival delle letterature di Mantova come rappresentante italiano per Scritture giovani. Nel 2013 ha pubblicato La terra del Sacerdote (Neri Pozza, premio Salerno libro per l’Europa 2014). Nel 2014, con Marco Marsullo, ha scritto Dio si è fermato a Buenos Aires (Laterza, collana Contromano).

Il suo progetto per il Premio Franco Solinas 2018, scritto insieme a Luca Di Molfetta, si intitola La piazza degli schiavi (titolo originale Masslo). Fine anni ‘80. La piazza degli schiavi è una rotonda abbandonata di Villa Literno, disagiato paese del Meridione, in cui gli immigrati africani venivano scelti come bestie per la raccolta dei pomodori. Tra questi c’era Jerry Masslo, sfortunato protagonista del più famoso delitto a sfondo razzista in Italia. Questo racconto è l’odissea contemporanea di un uomo alla ricerca della libertà e della dignità umana. La fuga dall’Apartheid per ritrovare la stessa violenza e lo stesso sfruttamento nel democratico bel paese. “Perché l’uomo nero non sarà mai libero finché non lo sarà anche l’uomo bianco”.

Al concorso sono pervenuti 260 progetti in regola con i requisiti richiesti dal bando di concorso. La selezione sulle Storie, inviate in forma anonima, è stata effettuata dalla Giuriadella prima fase Premio Franco Solinas 2018 composta da: Mariangela Barbanente, Andrea Bassi, Teresa Cavina, Anna Cherubini, Alessandro Corsetti, Salvatore De Mola, Graziano Diana, Silvia Ebreul, Gabriella Gallozzi, Annamaria Granatello, Guido Iuculano, Marcello Izzo, Laura Luchetti, Silvia Napolitano, Camilla Paternò, Laura Pugno, Domenico Rafele, Paola Randi, Roberto Scarpetti, Massimo Torre, Lorenzo Vignolo, Stefano Voltaggio.

finalisti del Premio Franco Solinas 2018 che per la prima fase di selezione concorrono all’assegnazione del Premio Franco Solinas Miglior Soggetto di 1.000 euro sono: Di Sabbia(titolo originale Per tutto il tempo) di Claudia De AngelisElio e il diluvio (titolo originaleSuperboy) di Francesca Marino e Tommaso RenzoniLa piazza degli schiavi (titolo originaleMasslo) di Paolo Piccirillo e Luca Di MolfettaMa’ (titolo originale Di Notte) di Pier Lorenzo PisanoMaria porta scompiglio (titolo originale La sorella di Gesucristo) di Oscar De Summa;Pietro e i metalli (titolo originale Le proprietà dei metalli) di Antonio BiginiTempo, dubbi e farfalle (titolo originale Calcinculo) di Maria Teresa Venditti e Lucia GiovenaliTutti i cani muoiono soli (titolo originale Rudi) di Paolo Pisanu e Gianni Tetti.

I Finalisti parteciperanno al Laboratorio di Alta Formazione della Bottega Creativa del Premio Solinas della durata massima di tre mesi e lavoreranno allo sviluppo del progetto con i Giurati della Prima Fase. Al termine del percorso di sviluppo, consegneranno la sceneggiatura che verrà inviata a una Seconda Giuria che selezionerà, a proprio insindacabile giudizio, il Vincitore del Premio Franco Solinas Miglior Sceneggiatura di 9.000 euro e il vincitore della Borsa di Studio Claudia Sbarigia del valore di 1.000 euro, dedicata a premiare il talento nel raccontare i personaggi e l’universo femminile.

Il capuano Valerio Casanova è invece tra i finalisti della prima fase del concorso Premio Solinas Documentario per il Cinema 2018 – in collaborazione con Apollo11.

Il suo progetto, scritto insieme a Mario BlaconàMartina Scalini e Gabriele Camilli, si intitola Benq5 (titolo originale Benq5).