- Pubblicità -
Tempo di lettura: 2 minuti

Caserta – “Sono soddisfatto che la Federazione di Pallacanestro ci abbia dato il via libera a partecipare al campionato nazionale di Eccellenza, ma auspico che l’opportunità concessa alla Tam Tam Basket non resti un caso isolato in Italia, visto che ci sono almeno un milione di ragazzi nati nel nostro Paese da genitori stranieri e senza cittadinanza che non possono svolgere attività sportive. Non vogliamo essere dei privilegiati. E’ il momento di attuare a livello generalizzato lo Ius Soli sportivo”.

Il giorno dopo l’ok di Federbasket alla partecipazione in deroga al torneo nazionale della squadra Under 17 della Tam Tam Basket, team di Castel Volturno formato da adolescenti nati in Italia ma da genitori stranieri e senza cittadinanza, coach Max Antonelli tira un sospiro di sollievo ma non dimentica il bicchiere mezzo vuoto, ovvero i tantissimi ragazzi che in Italia non possono fare sport perché senza cittadinanza, pur essendo nati nel Paese e di fatto dunque pienamente italiani.

Resta sempre in vigore infatti la norma della Federbasket che vieta alla squadre con più di due stranieri di iscriversi ai campionati nazionali giovanili, mentre per quelli regionali la norma è stata cambiata due anni fa proprio grazie alla battaglia avviata dalla Tam Tam. “Lo sport è troppo importante per la formazione dei giovani – aggiunge Antonelli – per cui è un’ingiustizia impedire a questi ragazzi di praticarlo; e poi se possono andare a scuola, non vedo perché non possono fare discipline sportive”.

Nei prossimi giorni la squadra under17 di Tam Tam Basket inizierà il proprio campionato di eccellenza (il torneo è già partito) che nella prima fase avrà una dimensione interregionale, arrivando fino alla Basilicata. Anche per l’Under 19 il problema è stato risolto; in questo caso il “no” era arrivato perché la Federbasket contestava la mancanza del requisito della continuità della formazione sportiva per almeno quattro anni degli atleti di Tam Tam, ma alla fine Antonelli è riuscito a dimostrare che il requisito c’era e l’under19 è stata ammessa. Oggi la Tam Tam ha una propria palestra a Castel Volturno dove poter far giocare senza limiti temporali o turni le varie squadra giovanili; e in questi giorni si è aggiunta anche la squadra femminili, dove accanto alle bimbe italiane con cittadinanza ci sono quelle “italiane” senza cittadinanza. “Tam Tam è un esempio di integrazione e inclusione e magari – conclude Antonellifarà da apripista per introdurre lo Ius Soli”