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Il consigliere comunale di minoranza Fernando Brogna, presidente della Commissione Trasparenza e Garanzia, ha convocato una riunione urgente della stessa per trattare argomenti delicati e molto dibattuti nelle ultime settimane quali i due impianti di stoccaggio rifiuti non pericolosi che dovrebbero sorgere sul territorio di Capua e la ZTL. Trattato solo il primo punto e la commissione si è aggiornata all’ 11 settembre, quando si discuterà anche delle antenne che stanno sorgendo in città. Il presidente della commissione Brogna si è detto molto preoccupato perché l’impianto di stoccaggio di materiali ferrosi previsto in via Martiri di Nassirya, ex via Ragozzino, si farà. “Con rammarico devo comunicare che l’impianto di stoccaggio dei materiali ferrosi alle porte di Sant’Angelo in Formis si farà perché nessuno dell’Amministrazione comunale capuana si è presentato alla conferenza dei servizi, spalancando in questo modo le porte all’insediamento dell’impianto sul nostro territorio. Una situazione paradossale che ha visto la latitanza di chi dovrebbe avere a cuore le sorti della città e invece ha pensato bene di non partecipare per contrastare questa scelta. Noi siamo preoccupati per la salute dei cittadini e chiedo ai cittadini e ai comitati cittadini che stanno sorgendo una mobilitazione di massa per dire “No” all’impianto. Intanto per l’altro impianto, quello previsto a via Scarano, si è in attesa della conferenza dei servizi e ritengo che almeno a questa i rappresentanti locali si presenteranno per evitare la vergogna del silenzio in cui si è caduti con l’altra autorizzazione. Al di là di quanto affermato a chiacchiere da quest’Amministrazione fantasma, il disinteresse nei confronti del popolo capuano si è dimostrato con il totale silenzio sulla vicenda dell’autorizzazione degli impianti, che solo per caso abbiamo scoperto. Vorrei capire in che modo si è vicini alla comunità quando chi ha il dovere di difendere le sorti del territorio si dà alla macchia , non partecipando ad una riunione di fondamentale importanza. Gli slogan si lasciassero al periodo della campagna elettorale; ora per il sindaco, i cinque assessori e gli undici consiglieri di maggioranza è solo il tempo della vergogna”.