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Caserta – Il governo cittadino si avvia verso i due anni di attività ma l’occupazione principale del sindaco Carlo Marino sembra essere sempre la stessa: accontentare a turno i consiglieri di maggioranza continuando ad libitum il valzer di poltrone a Palazzo Castropignano. Lo avevamo detto sin dall’inizio: pur di conquistare lo scranno di primo cittadino, il caro Marino si è fatto supportare da ben 9 liste sulle 22 totali presenti alla competizione, ora sta a lui dover sopportare le continue richieste (o meglio minacce di farlo cadere) dei gruppi in seno alla maggioranza.

Così, dopo una serie inenarrabile di rimpasti, dimissioni e nuove nomine, non fa nemmeno più notizia il fatto che Daniela Borrelli si sia dimessa stamane da assessore alla Pubblica Istruzione e alla Cultura per lasciare il posto a Tiziana Petrillo che avrà le deleghe per Sviluppo della sicurezza cittadina, Videosorveglianza, Decoro Urbano, Efficientamento energetico degli edifici pubblici, Rapporti con l’Università e con le Associazioni finalizzati alla crescita culturale della città, Iniziative nei siti storici e Unesco della città. La neoassessora Petrillo è stata fortemente voluta dal gruppo consiliare “Insieme”, composto dai consiglieri comunali Giovanni Megna e Roberto Peluso.

È una sfida molto affascinante – ha dichiarato il neo assessore Petrillo – e sono entusiasta di mettere al servizio della città le mie competenze professionali. Il mio unico obiettivo è quello di essere utile alla mia comunità, lavorando sempre con umiltà e passione. Ringrazio i consiglieri comunali Megna e Peluso che hanno proposto il mio nome per un incarico così prestigioso, oltre al sindaco Carlo Marino, che mi ha assegnato tante deleghe importanti, dimostrando di avere fiducia nelle mie qualità”.

Per la Borrelli, invece, il sindaco ha provveduto con un contentino: continuerà a collaborare con l’amministrazione, nella veste di delegata del primo cittadino per la Pubblica Istruzione, il Sistema dei Musei e delle Biblioteche, la Catalogazione e Digitalizzazione del patrimonio bibliografico antico e per i Rapporti con la Regione tesi alla costituzione della rete dei siti Unesco della Campania. Il tutto a titolo gratuito, of course.

Cambia lo status giuridico – ha spiegato la Borrelli – ma non il mio impegno per la comunità casertana nei campi della Pubblica Istruzione e della Cultura. Resto a disposizione della città con entusiasmo per portare avanti tutti quei progetti che abbiamo proposto. In 19 mesi di attività, infatti, nel campo dell’istruzione abbiamo stabilito degli ottimi rapporti con i dirigenti scolastici, raggiungendo risultati importanti per quel concerne il tempo pieno, la mensa, i percorsi del progetto “Scuola Viva”, realizzati per due anni di seguito, e il Cpia, il Centro provinciale di istruzione degli adulti. Per ciò che riguarda la cultura, vi sono state iniziative quali la promozione della Rete Museale, anche attraverso l’ampiamento con soggetti Mibact della stessa Rete, nonché un rilancio del Belvedere di San Leucio. Continuerò a lavorare con la mia consueta abnegazione per raggiungere tutti quegli obiettivi cui sia io che l’Amministrazione riteniamo di fondamentale importanza per lo sviluppo della città”.

Speriamo, ovviamente, che il valzer di assessori termini quanto prima anche perché la città di Caserta ha bisogno di gente che lavori a testa bassa per tutta la durata del mandato e senza alcuna spada di Damocle sulla testa. Ci vorrebbe un sindaco che durante il periodo elettorale indichi ai cittadini la futura lista degli incarichi del governo cittadino e poi mantenga l’impegno per i cinque anni a venire. Ma un sindaco così, a Caserta, deve ancora nascere.