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Marcianise (Ce) – Da diversi giorni, ormai, il sindaco Antonello Velardi staziona nell’area industriale di Marcianise. Con lui una pattuglia della polizia municipale che controlla il viavai di camion, che spesso arrivano dai paesi del vesuviano o della periferia di Napoli nord, per venire a scaricare rifiuti in depositi non autorizzati. E ai controlli seguono multe a raffica.

Siamo qui a presidiare – dichiara il primo cittadino di Marcianise che si è portato anche un lettino da spiaggia e un ombrellone. E ci saremo tutta l’estate. Controlleremo azienda per azienda, l’ombrellone e la sdraio saranno itineranti. Non ci troverete tra Baia Domizia e Sperlonga, ci troverete qui, sulla nostra spiaggia. Allora la smetteremo quando non sentiremo più nessuna puzza e non vedremo più nessuna nuvola di schifezze varie. L’Asi beach sarà la nostra spiaggia.

Lodevole l’impegno di Velardi che si è stufato dei miasmi e delle puzze insopportabili che arrivano dalla zona industriale sino al cuore di Marcianise. Ma c’è dell’altro. Dopo la lettera del presidente di Confindustria Caserta, Gianluigi Traettino, che ha espresso la volontà di recedere dal protocollo d’intesa del maggio 2017 stipulato con il Consorzio Asi presieduto da Raffaela Pignetti, anche il sindaco di Marcianise si è affrettato per comunicare di voler recedere dagli accordi. La presidente Pignetti, allora, stamattina ha deciso di chiedere spiegazioni al sindaco.

Alla luce delle dichiarazioni di questi giorni sulla gestione dell’Area industriale di Caserta da parte di Confindustria e del sindaco Velardi – dichiara la Pignetti – ho appena sentito telefonicamente quest’ultimo per comprendere le motivazioni di tale gesto. Ho appreso da lui stesso che a breve effettuerà una convocazione, anche all’Asi, per proporre la creazione di un Consorzio industriale di secondo livello per la gestione dell’Area industriale di Marcianise. Sono sempre pronta e disponibile a condividere con gli amministratori le idee per trovare migliori soluzioni, ma é noto che i consorzi di secondo livello hanno portato risultati deludenti oltre a rappresentare ulteriori costi per le imprese ed in contrapposizione a quanto indicato dalla Corte dei Conti nella Relazione annuale relativamente ai Consorzi. La strada intrapresa da Velardi rischia di condurre in un vicolo cieco: servizi invariati per i cittadini e più costi per le imprese“.

E, aggiungiamo noi, nuovo presidente, nuovo consiglio di amministrazione, nuovi revisori dei conti, insomma un nuovo carrozzone con tanti incarichi da spartire politicamente, così come la triste storia dei consorzi in Terra di Lavoro che da decenni rappresentano solo ed esclusivamente un poltronificio autorizzato.